La ricerca nel web sta diventando più complessa che mai: l’intelligenza artificiale corre a ritmo sfrenato modificando il panorama della SEO, a discapito della trasparenza. SISTRIX ha condotto uno studio dedicato alla visibilità sui Chatbot per fare chiarezza: scopri tutti gli insight in questo articolo.
- Lo studio in breve
- Grandi cambiamenti e sempre più Provider
- Lo studio di SISTRIX
- 1. Le fonti sono raramente citate dai Chatbot AI
- 2. Se citate, le fonti sono numerose
- 3. La selezione delle fonti dei modelli è molto diversa
- 4. Gemini offre una maggiore diversità di fonti
- 5. Molte fonti vengono mostrate da un solo Chatbot AI
- 6. Elevata sovrapposizione delle fonti tra le AI Overview di Google e Gemini Chatbot
- 7. Il paradosso di Reddit
- 8. I brand vengono menzionati più spesso rispetto alle fonti
- 9. La citazione dei brand non è uno standard
- 10. Se i brand vengono menzionati, raramente appaiono da soli
- 11. Differenze nel numero di brand citati per risposta
- Conclusione
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Lo studio in breve
Hai poco tempo da dedicarci? Ecco un riassunto dei punti chiave di questo articolo:
- Il concetto di visibilità SEO si è ormai evoluto: parliamo infatti ora di entità, citazioni e menzioni, riferendoci non più solo a Google, ma anche ad ecosistemi diversi (come i Chatbot AI).
- Per rendere più trasparenti le opportunità SEO che ci offrono i Chatbot AI, SISTRIX ha effettuato uno studio di ampia portata, analizzando 10 milioni di Prompt in 5 lingue e per 3 Chatbot diversi (ChatGPT, Gemini e DeepSeek). Da questo studio abbiamo estrapolato 11 insight.
- Solo il 13,95% di tutte le risposte AI include almeno una fonte collegata. Quando le fonti sono citate, una risposta ne contiene in media 10,96, ricalcando i tradizionali “10 link blu”.
- I 3 Chatbot mostrano notevoli differenze nella selezione delle fonti, indicando che non esiste ancora uno standard uniforme nel loro comportamento e nelle basi di dati.
- Google Gemini offre la maggiore diversità di fonti, citando a quasi mezzo milione di host differenti, significativamente più di ChatGPT e DeepSeek.
- Esiste inoltre una bassa sovrapposizione (55,0% per ChatGPT, 82,7% per Gemini) tra le fonti utilizzate dai diversi Chatbot, suggerendo standard di valutazione molto differenti.
- C’è una forte sovrapposizione (46%) tra le fonti delle Google AI Overviews e quelle di Gemini, specialmente per i temi YMYL (Your Money Your Life) come la salute.
- Nonostante la collaborazione con Google, Reddit è raramente linkato come fonte dai Chatbot, soprattutto da Gemini, il che significa che la visibilità di un brand su Reddit non garantisce un “posizionamento” diretto nelle risposte AI.
- I brand vengono menzionati più spesso rispetto a essere direttamente linkati come fonti. La semplice menzione di un brand sta diventando un fattore chiave per la visibilità nell’era dei Chatbot, superando la prassi tradizionale di Google.
- I brand sono menzionati solo in circa un terzo delle risposte dei Chatbot e raramente appaiono da soli (solo nel 2% circa dei casi), il che implica che un brand sarà quasi sempre citato in relazione o confronto con altri.
- Il numero di brand citati per risposta varia tra i modelli (4,9 su ChatGPT, 7,3 su Gemini e 8,9 DeepSeek), indicando che la visibilità del singolo brand diminuisce fortemente su Gemini e DeepSeek, dove è solo uno tra molti.
Vuoi saperne di più sullo studio di SISTRIX? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli!
Grandi cambiamenti e sempre più Provider
La visibilità è un concetto in evoluzione: se prima si parlava dei “10 link blu” e di ricerca organica, ormai chi lavora nel web si trova di fronte ad un panorama sempre più vasto ed instabile.
Prima la SEO era principalmente focalizzata quasi unicamente su Google: chi si posizionava in prima pagina per una o più keyword aveva maggiore probabilità di essere considerato dagli utenti e quindi di aver successo.
Ora far parte della “Top-10” non basta più: quello che conta sono le menzioni e le citazioni. Parliamo quindi ormai di “Entità“:
Un’entità è una persona, un luogo o un oggetto per cui esiste un nome univoco. Le entità consentono di comprendere le connessioni tra argomenti e utilizzarle per migliorare la ricerca sul web.
Entrano inoltre in scena altre piattaforme ed integrazioni d’intelligenza artificiali, come le AI Overview e i Chatbot AI. In tutto questo: che fine fa la SEO? Si può ancora lavorare ed avere successo nel web?
Lo studio di SISTRIX
- 3 Chatbot diversi (OpenAI ChatGPT, Google Gemini e DeepSeek Chat)
- 5 lingue (DE, EN, IT, ES, FR)
- 10 milioni di Prompt per lingua e per Chatbot
Questa è la base di dati dello studio di SISTRIX. In totale, parliamo di 150 milioni di risposte AI analizzate, da cui abbiamo ricavato 11 insight sull’attuale stato della ricerca sui Chatbot AI. Vediamoli insieme.
1. Le fonti sono raramente citate dai Chatbot AI

In media, solo il 13,95% di tutte le risposte AI contiene almeno una fonte collegata. Gemini è il Chatbot che cita e collega più fonti (in media nel 23% delle sue risposte), mentre per Deepseek la percentuale scende all’11% e per ChatGPT persino al 6%.
Cosa significa?
A differenza di Google, le risposte dei Chatbot AI contengono un numero significativamente inferiore di link. Ciò avrà un impatto sui click e sul traffico provenienti da questi sistemi.
2. Se citate, le fonti sono numerose

In media, una risposta di un Chatbot contiene ben 10,96 fonti. Gemini cita in media 10,5 fonti per risposta, Deepseek 9,4 e ChatGPT 13,3.
Cosa significa?
In termini di numero di fonti elencate in una risposta, tutti i Chatbot AI sembrano basarsi ancora sui noti “10 link blu”, riportando circa 10 fonti.
3. La selezione delle fonti dei modelli è molto diversa



Per quanto riguarda le fonti maggiormente collegate nelle risposte dei Chatbot, ChatGPT si affida principalmente a siti di supporto ufficiali. Deepseek utilizza invece spesso fonti governative o molto affidabili, soprattutto del settore sanitario, mentre Gemini è più variegato.
Cosa significa?
Non esiste (ancora) un Chatbot AI standardizzato: i modelli differiscono notevolmente in termini di comportamento, base di dati e orientamento strategico.
4. Gemini offre una maggiore diversità di fonti

Le risposte di Gemini analizzate per il nostro studio inviano link a 490.983 host differenti, mentre ChatGPT a 194.689 e DeepSeek solo a 179.983.
Cosa significa?
Gemini offre quindi una maggiore diversità di fonti rispetto agli altri due Chatbot: questo è probabilmente anche il motivo per cui è più difficile rintracciare un Leitmotiv tra le fonti citate (vedi paragrafo precedente).
5. Molte fonti vengono mostrate da un solo Chatbot AI
Più della metà (55,0%) delle fonti utilizzate da ChatGPT non compare in Google Gemini, mentre l’82,7% delle fonti di Gemini non è utilizzato da ChatGPT.
Cosa significa?
I Chatbot AI hanno esigenze elevate in termini di fonti. Allo stesso tempo, i loro standard di valutazione differiscono notevolmente, il che porta a una sovrapposizione relativamente ridotta tra i Chatbot.
6. Elevata sovrapposizione delle fonti tra le AI Overview di Google e Gemini Chatbot
Quasi la metà (46%) delle fonti più menzionate nelle AI Overview appaiono anche nelle risposte di Gemini. Tra queste, una forte predominanza di temi YMYL, soprattutto in tema salute.
Cosa significa?
Rileviamo una forte vicinanza di fonti tra le AI Overview e Gemini (ma non una totale sovrapposizione). Posizionarsi nelle AI Overview potrebbe quindi essere vantaggioso anche per la visibilità su Gemini.
7. Il paradosso di Reddit
Nonostante vi sia una stretta collaborazione tra Google e Reddit, sul fatto che Chatbot come Google Gemini si basino in misura rilevante su dati provenienti dal social network, Reddit è molto raramente linkata come fonte. Anzi, Reddit viene linkata come fonte più spesso su DeepSeek e ChatGPT rispetto a Gemini.
Cosa significa?
La visibilità di un brand su Reddit non comporta obbligatoriamente un “posizionamento” nelle risposte dei Chatbot AI.
8. I brand vengono menzionati più spesso rispetto alle fonti
La prassi di Google di linkare ogni fonte è ormai superata. Nell’era dei Chatbot AI, la semplice menzione di un brand acquista sempre più importanza, diventando un fattore chiave per la visibilità.
9. La citazione dei brand non è uno standard

Tuttavia, anche i brand non hanno vita facile: vengono infatti menzionati solo in circa un terzo delle risposte dei Chatbot. Più specificamente, nel 34% delle risposte di Gemini, nel 27% di quelle di ChatGPT e nel 39% di quelle di Deepseek.
Cosa significa?
La maggior parte delle risposte AI non contiene nomi di brand: le citazioni acquistano quindi ancora più valore.
10. Se i brand vengono menzionati, raramente appaiono da soli

In media, solo il 2% dei brand viene menzionato senza concorrenti in una risposta di un Chatbot AI: ChatGPT menziona un unico brand nelle sue risposte solo nel 3% dei casi, Gemini nel 2% e Deepseek addirittura solo nello 0,1%.
Cosa significa?
È da presumere che un brand venga quasi sempre citato in relazione e in confronto con altri brand nelle risposte AI.
11. Differenze nel numero di brand citati per risposta

Ok, abbiamo capito che è molto difficile per un brand apparire in una risposta di un Chatbot senza concorrenti. Ma quanto è forte la concorrenza? Per capirlo, abbiamo valutato quanti brand vengono citati mediamente in una risposta di un Chatbot: per Deepseek sono 8,9 brand per risposta, per Gemini 7,3 e per ChatGPT 4,9.
Cosa significa?
Mentre la rilevanza dei brand è ancora piuttosto elevata su ChatGPT, su DeepSeek e Gemini la visibilità dei singoli brand diminuisce.
Conclusione
Dallo studio di SISTRIX appare chiaro un punto fondamentale: la trasparenza delle fonti nei Chatbot AI è ancora limitata. Dimentichiamoci i link: i brand e le fonti spesso vengono semplicemente nominati, per cui le semplici menzioni acquistano un forte valore.
Esistono significative differenze tra i Chatbot nella selezione e diversità delle fonti: il tuo contenuto può venir considerato da un Chatbot piuttosto che da un altro, e lo stesso vale per i tuoi concorrenti.
La menzione dei brand è parziale e frammentata: sono citati solo in un terzo delle risposte, spesso in modo non esclusivo e senza collegamenti diretti.
Per concludere, i Chatbot AI ci costringono a rimettere in discussione la SEO di questi ultimi anni: dobbiamo quindi evolverci, creare nuovi processi e cercare nuove opportunità. Informarsi, testare e analizzare i dati in nostro possesso diventa quindi fondamentale in questo nuovo ecosistema.
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