In questa edizione di Sector Watch esploriamo il mondo dell’abbigliamento e degli accessori per motociclisti. Un comparto che unisce la passione per le due ruote a un’offerta sempre più variegata di prodotti e servizi a supporto dell’esperienza di guida.
- Il mercato di riferimento
- Il criterio dell’analisi Sectorwatch
- Quali sono i topic e le categorie di prodotti più cercate?
- Intenti di ricerca transazionali
- E la struttura della SERP orientate all’acquisto?
- Intenti di ricerca informazionali: quali domini si posizionano meglio?
- L’ottica full funnel: omnicanalità e multimedialità per gli intenti informazionali
- Conclusioni
- Set di parole chiave curate e potenziale di clic del settore
- Maggiori informazioni sul Sectorwatch di SISTRIX

Scopriamo insieme dati e insight sui domini più autorevoli, le categorie di contenuto che attraggono maggiore interesse e le ricerche degli utenti, per delineare possibili strategie di crescita organica nel settore.
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Il mercato di riferimento
Ecco l’analisi dei migliori domini e gli esempi di contenuti ad alte prestazioni per vedere chi sta vincendo nella corsa alla prima posizione di Google – quando si tratta di equipaggiarsi al meglio per un giro con la propria amica a due ruote!
Caschi, borse laterali, guanti, abbigliamento tecnico: gli accessori moto sono diventati una necessità e al tempo stesso anche uno sfizio sempre più diffuso tra i motociclisti italiani, alla ricerca di sicurezza, comodità e stile.
Il mercato globale degli accessori per moto è stato valutato 16,5 miliardi di dollari nel 2023 e si stima che crescerà ad un tasso di crescita annuale composto del 5% nei prossimi 8 anni, fino a raggiungere 25,6 miliardi di dollari nel 2032 (+55%).
Secondo uno studio realizzato da Ebay nel 2024, 4 italiani su 10 possiedono una moto o un motorino e oltre il 30% dei possessori di moto nel Belpaese ha acquistato almeno un accessorio online nel 2023. Secondo lo studio, i driver principali dell’acquisto online rispetto allo store fisico sarebbero da attribuire principalmente a:
- Prezzi più competitivi (46%)
- Possibilità di fare più facilmente confronti (25%)
- Disponibilità immediata (24%)
- Vastità dell’assortimento (23%)
- Comfort dell’acquisto direttamente da casa (20%).
Secondo i dati di ACEM (Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli, nel 2024 si è verificato un aumento delle immatricolazioni di motocicli del 10,1% nei cinque maggiori mercati europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito). Come riportano i dati raccolti da moto.it, L’Italia si conferma il mercato più importante con 352.294 motocicli immatricolati e una crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
Con un giro d’affari di queste dimensioni, la competizione in SERP è agguerrita. Il panorama online dei player è estremamente variegato e spazia da grandi gruppi multinazionali fino a rivenditori specializzati locali.
Chi ha la giusta combinazione di tenuta di strada e strategia SEO per dominare le SERP?
Il criterio dell’analisi Sectorwatch
Per questa analisi abbiamo raccolto un set di circa 1.000 keyword legate all’abbigliamento e agli accessori moto, escludendo quindi i ricambi e le componenti meccaniche aftermarket. Grazie alle funzionalità di SISTRIX, le query sono state classificate per intento informativo o transazionale, permettendoci di analizzare i comportamenti di ricerca degli utenti nelle varie fasi del funnel.
Le ricerche transazionali sono state indagate spaziando da aree semantiche contenenti keyword come caschi moto, giacche moto o tute moto, fino a query più specifiche e come interfono moto doppio o caschi integrali vintage, riflettendo le esigenze stagionali, di comfort e stile preferito dei motociclisti.
Le ricerche informazionali/navigazionali invece sono state approfondite grazie all’analisi di intenti legati a confronti, ricerca di informazioni, dubbi sulla scelta del prodotto perfetto.
Query molto specifiche come ”come funziona l’airbag per la moto” o molto generiche come “caschi jet migliori” sono comunque state inserite nell’analisi.
Questo mix di ricerche ci consente di osservare con precisione le dinamiche della domanda e i domini che riescono a posizionarsi meglio nei diversi momenti del percorso d’acquisto.
Quali sono i topic e le categorie di prodotti più cercate?
Analizzando la nostra lista di parole chiave, i dati di Trend Watch, Google Trends e Google Keyword Planner, siamo in grado di identificare gli accessori che vengono maggiormente ricercati dagli utenti.
Gli aumenti significativi di volume di ricerca si concentrano tipicamente fra marzo e giugno (prima dell’estate, iniziano le prime gite fuori porta) e da ottobre a novembre (preparazione alla stagione invernale), segnale che sono i periodi in cui la competizione in SERP è massima.
Ecco la classifica delle categorie di accessori moto più cercate online:
- caschi moto (950K media annua – 2 MLN a picco stagionale)
- giacche moto (650K media annua – 850K a picco stagionale)
- pantaloni moto (170K media annua – 220K a picco stagionale)
- scarpe e stivali moto (300K media annua – 370K a picco stagionale)
- tute moto (150K media annua –220K a picco stagionale)
- guanti moto (150K media annua – 420K a picco stagionale)
- interfono moto (70K media annua – 130K a picco stagionale)
- borse e zaini moto (50K media annua – 150K a picco stagionale)
- tute antipioggia moto (25K media annua – 65K a picco stagionale)
- abbigliamento termico moto (18K media annua – 28K a picco stagionale)
- protezioni e paraschiena moto (15K media annua – 23K a picco stagionale)
A partire da questa classifica, possiamo cercare di capire meglio quali siano i player più rilevanti nel presidio delle varie nicchie.

Intenti di ricerca transazionali
In questa prima fase, il focus è sugli intenti di ricerca “Do”, legati all’acquisto:
Analizzando le query transazionali legate agli accessori moto, emerge la presenza in SERP di grandi portali storici dedicati al mondo dei motori e dell’outdoor.
Su tutti: motoabbigliamento.it, outletmoto.eu, wheelup.it., xlmoto.it e beps.it
Essendo rivenditori dei prodotti in questione – e ospitando all’interno del loro catalogo merce proveniente da diversi brand – la strategia SEO di questi player è chiara: presidiare le SERP con listing di categoria in cui l’utente può comodamente sfogliare il catalogo dell’e-commerce. Questo consente all’utente di comparare i prezzi, capire l’ampiezza del catalogo per quel prodotto e filtrare comodamente i listati per brand, specifiche di prezzo o di taglia. Questo senza andare a consultare le singole schede prodotto. Il settore si presta molto, infatti, a questo tipo di navigazione. Che cosa si intende con questa affermazione?
Nello specifico, dallo studio emerge che i volumi di ricerca su singoli modelli di prodotto siano relativamente bassi – comunque non paragonabili a quelli delle categorie di prodotto generiche. Di conseguenza, è plausibile che molti utenti, prima di cercare il prodotto specifico – vogliano andare prima in fase di ricognizione, per poi orientarsi alla ricerca del singolo prodotto.

Ed è anche comprensibile: anche il motociclista più esperto, probabilmente, quando valuta un casco del marchio Arai, difficilmente sa a priori se preferisce il modello Profile-V Impulse oppure il Quantic Face. Sembra che preferisca fare una ricognizione di tutti i caschi Arai disponibili nei cataloghi dei rivenditori, valutarne prezzi, disponibilità e colore – e solo dopo procedere con l’acquisto. In più – in questo modo può anche valutare e confrontare i prezzi: cosa chiedere di più?
Se invece ci spostiamo sulle ricerche legate a quegli articoli del settore dove “la marca” conta meno nella scelta di acquisto, è doveroso sottolineare la consueta onnipresenza di Amazon. Anche se il suo peso specifico si gonfia moltissimo su queste query – come tenute antipioggia, copriscarpe impermeabile o guanti leggeri – sembra che il suo strapotere sia meno marcato sul resto dei cluster semantici
Nota di merito per due brand iconici del settore come Dainese e Alpinestars, che riescono a ritagliarsi un ruolo importante all’interno della classifica. Un brand forte, se è combinato ad un’alberatura gerarchica chiara e ad un buon grado di ottimizzazione on page, si conferma ancora la chiave per il successo. Successo anche contro rivenditori con cataloghi più ampi – ma facenti capo a brand meno noti.
| Dominio | Indice di Visibilità | Keyword Top-100 | Keyword Top-10 |
|---|---|---|---|
| amazon.it | 706,57 | 301 | 282 |
| motoabbigliamento.it | 613,74 | 279 | 222 |
| outletmoto.eu | 488,96 | 275 | 207 |
| dainese.com | 298,88 | 126 | 88 |
| wheelup.it | 294,14 | 225 | 129 |
| motorama.it | 175,29 | 199 | 85 |
| xlmoto.it | 174,73 | 183 | 91 |
| beps.it | 172,19 | 222 | 91 |
| alpinestars.com | 171,79 | 95 | 65 |
| market2ruote.it | 151,33 | 154 | 63 |
E la struttura della SERP orientate all’acquisto?
Come ogni SERP commerciale/navigazionale che si rispetti, va prestata enorme attenzione alla sezione della SERP dedicata agli Organic Product Grid. Le schede gratuite Google sono infatti una delle funzionalità di SERP Enhancement più diffusa anche in questo settore.
Per ricerche commerciali – dove l’obiettivo è quello di farsi un’idea del prodotto o comparare i prezzi – Google dimostra sempre di più la sua vocazione olistica per quanto riguarda un’esperienza e-commerce totale “Intra-SERP”. Con questa SERP magnetica, in cui l’utente può confrontare decine di prodotti con un semplice “swipe”, Big G prova a tenere sempre più l’utente all’interno dell’ecosistema Google.

In più – migliora sempre di più nel darci la possibilità di muoverci fra SERP già filtrate per esigenza dell’utente – come taglia o esigenze di genere. Si tratta di un tipo di SERP al quale ci siamo già abituati – ma che sta diventando sempre più precisa e strutturata.

E cosa c’è nel futuro? Beh – se guardiamo una SERP americana, la ormai canonica sidebar laterale in stile filtro e-commerce non fa altro che confermare questa direzione.
Come SEO sono anni che vediamo già questi enhancement per le SERP oltreoceano e – in senso lato – possono già darci un’anticipazione di alcuni aspetti di base del processo di query fan-out del futuro AI Mode. Perchè?
In un certo senso, ci indirizzano nella comprensione del processo grazie alla condivisione delle varie entità che il motore di ricerca “riconosce” per quel tipo di query.

Intenti di ricerca informazionali: quali domini si posizionano meglio?
Sugli intenti informazionali – una casistica particolare. La classifica dei migliori domini per l’intento informativo registra una sovrapposizione con quella relativa all’intento transazionale – per alcuni domini in particolare.
| Dominio | Indice di Visibilità | Keyword Top-100 | Keyword Top-10 |
|---|---|---|---|
| motocard.com | 438,31 | 238 | 175 |
| amazon.it | 245,19 | 250 | 132 |
| sembenini.it | 211,37 | 130 | 80 |
| motoutlet.it | 208,68 | 188 | 123 |
| motorstock.it | 188,96 | 222 | 98 |
| motoabbigliamento.it | 151,03 | 246 | 97 |
| magazzinirossi.it | 146,35 | 189 | 77 |
| reddit.com | 113,09 | 178 | 75 |
| motorama.it | 102,22 | 186 | 66 |
| yamoto.it | 98,08 | 150 | 72 |
Questo da un lato perché le keyword analizzate sono state volutamente scelte con un intento legato a recensione o ricerca dei prodotti migliori per un certo tipo di categoria – dall’altro perché i domini hanno scelto di presidiare le ricerche upper funnel per aumentare la reach.
Abbiamo osservato, infatti, che i rivenditori lavorano in acquisizione con guide alla scelta di caschi, giacche o borse da moto ma anche articoli comparativi sui migliori accessori per specifici modelli. Il tutto con un internal linking studiato per ricondurci sui listing e-commerce con prodotti acquistabili direttamente, dove sono posizionate le recensioni e le specifiche tecniche.
La capacità di presidiare intenti differenti – dalla curiosità iniziale fino alla decisione di acquisto – riflette una necessità vitale per i domini analizzati. Non essere presente in alcune SERP di ricerca generica vuol dire essere esclusi dalla prospettiva degli appassionati di moto. Esclusi sia in termini di fatturato che di notorietà del brand.
Chi cerca un accessorio non si limita a un clic impulsivo: confronta modelli, legge recensioni, si informa su materiali, compatibilità e normative.
L’ottica full funnel: omnicanalità e multimedialità per gli intenti informazionali
L’analisi delle SERP sui contenuti informazionali (intento “know”) conferma in modo sempre più evidente quanto l’omnicanalità sia ormai conditio sine qua non per un progetto editoriale/upper funnel che si rispetti. Non solo per una questione di acquisizione utenti e traffico al sito, ma anche e soprattutto nell’ottica della costruzione di autorevolezza (E-E-A-T) e di un marchio riconosciuto.
Il classico articolo da blog, ottimizzato secondo le regole della SEO on-page, ha progressivamente perso centralità sia in termini di visibilità che di efficacia comunicativa (e non è più una novità ormai). Insomma – non basta più.
Non è solo un’impressione diffusa nella community SEO: è sufficiente osservare sezioni come “Video brevi” su Google per rendersi conto di quanto i contenuti nativi da piattaforme come Instagram e TikTok stiano conquistando spazio e attenzione, specialmente nella fase iniziale del funnel, quella della scoperta.

Nulla di rivoluzionario – nel settore se ne parla da anni – ma diventa sempre più importante considerare questo nuovo status quo nel momento in cui si va a disegnare una strategia SEO completa.

Il fattore positivo di questa innovazione è certamente quello di aver ridotto la distanza fra le discipline del digital marketing. Non più silos di operatività scollegati fra di loro, ma integrazione fra produzione di contenuti, ToV, esigenza di comunicazione di un brand e dei canali di riferimento.
Questa trasformazione ha un impatto diretto sul modo in cui i brand – in questo caso nel settore moto – devono strutturare la propria presenza online.
Una strategia SEO full funnel, oggi, non può prescindere dalla valorizzazione dei canali visual e social. La presenza di video YouTube tra le fonti citate nelle AI Overviews di Google è solo un ennesimo segnale: il motore di ricerca stesso sta attribuendo maggiore rilevanza a formati multimediali che rispondono in modo più diretto e coinvolgente a specifiche esigenze informative degli utenti.
D’altra parte, se nel marketing si parla da tempo di sinergie tra canali, in ambito SEO è solo con l’evoluzione delle SERP – sempre più frammentate, ibride e orientate all’intento – che diventa evidente come “l’unico modo di esserci è essere ovunque, basta che ci sia una strategia dietro però!”.
Non basta più conquistare il classico “link blu”: per alcuni intenti informazionali, come confrontare due caschi da moto o dimostrare il funzionamento di un airbag protettivo, il video su YouTube o il reel su Instagram sono oggi i formati più efficaci per intercettare e convincere l’utente.
Non dimentichiamoci – poi – l’impatto di AI Overviews su questi intenti informazionali. Grazie alla funzionalità SISTRIX di filtro delle Keyword per la presenza di AI Overview, vediamo che ormai è praticamente ovunque!
Se le risposte più immediate le dà l’AIO – come bisogna impostare una nuova strategia editoriale multicanale per smettere di puntare a clic “sterili” e continuare a portare traffico qualificato al business?

Conclusioni
- I rivenditori specializzati del settore moto riescono a competere con Amazon per gli intenti transazionali grazie a strategie SEO ben strutturate, incentrate su pagine categoria ricche, navigabili e ottimizzate.
- Anche in questo settore, gli organic product grid sono un’enorme occasione di visibilità. Essere in grado di andare ad ottimizzare la visibilità SEO in questa vetrina può fare tutta la differenza del mondo. In più, se Google vuole “ambire a diventare e-commerce all’interno di sé stesso”, I free listings sono le sue pagine di categoria: sfruttiamole!
- Le categorie prodotto generiche (es. caschi moto, giacche moto) sono il vero terreno di battaglia per la SEO transazionale: i volumi sono alti, ma vince solo chi sa offrire una buona esperienza di navigazione con cataloghi filtrabili e informazione chiara.
- L’omnicanalità è sempre più imprescindibile nelle strategie SEO upper funnel: la sola presenza del blog ottimizzato non basta più. Google valorizza sempre più contenuti visuali e social (anche in AI Overviews) come reel, video brevi e formati nativi da Instagram, TikTok e YouTube, fondamentali per presidiare la fase di scoperta.
- L’integrazione tra SEO e altri canali di digital marketing è sempre più una necessità: la costruzione dell’autorevolezza (E-E-A-T) e di un brand riconosciuto passa dalla coerenza tra formati, tone of voice e canali, in un contesto SERP sempre più frammentato e ibrido. Il tempo delle verticalità che lavorano a compartimenti stagni sta finendo rapidamente – se non è già finito – e chi non si adeguerà al processo rischierà grosso.
Set di parole chiave curate e potenziale di clic del settore
Nel nostro set di keyword , abbiamo inserito più di 400 ‘do’ keywords, che rappresentano oltre 1 m di ricerche al mese di media.
Il secondo keyword set è composto da keyword con intento ‘know’ , informative, dove l’utente vuole acquisire informazioni o capire le migliori alternative sul mercato prima dell’acquisto. Abbiamo inserito circa 600 keywords in questo dataset, che rappresentano una media di oltre 100k ricerche al mese.
Il set di dati completo utilizzato per questo studio è disponibile come Google Sheet. Ulteriori analisi possono essere effettuate nella funzione di liste di keyword di SISTRIX, inclusa l’analisi dei concorrenti, l’analisi delle caratteristiche delle SERP, le domande, i cluster di parole chiave e la previsione del traffico.
SectorWatch è una pubblicazione mensile del team di Data Journalism Team di SISTRIX.
Tutti gli articoli di SectorWatch possono essere trovati qui.
Analisi correlate possono essere trovate nella newsletter, nell’analisi IndexWatch insieme a casi studio specifici nel nostro blog.
Le notifiche dei nuovi articoli sono disponibili tramite X (Twitter) e Linkedin.
Maggiori informazioni sul Sectorwatch di SISTRIX
Il Sectorwatch di SISTRIX mira ad analizzare specifici settori focali del digital marketing per individuare i domini e i formati di contenuto di maggior successo nelle pagine dei risultati italiane di Google. Questa analisi ha lo scopo di estrapolare strategie di ottimizzazione e offrire consigli SEO per chi ha interesse a posizionarsi online in questi settori.
Il Sectorwatch si basa su dati affidabili e di prima mano derivanti da SISTRIX ed è scritto da SEO esperti, facenti parte del Data Journalism Team di SISTRIX. La pubblicazione avviene a cadenza mensile nel blog e nella newsletter gratuita di SISTRIX.
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