L’AI Mode di Google sostituisce i dieci link blu con un’unica risposta riassunta. La nuova valuta in questo gioco sono le “Citation” (citazioni), cioè i riferimenti alle fonti cliccabili che plasmano questa risposta.
- "Mention" vs. "Citation": una distinzione importante
- Perché le citazioni dovrebbero essere il tuo obiettivo
- La nostra metodologia: i dati alla base dell'analisi
- Cosa hanno in comune i siti più citati? I tre pilastri del successo
- Pilastro 1: design del contenuto orientato alla risposta
- Pilastro 2: autorevolezza e attualità esplicite
- Pilastro 3: rigorosa leggibilità per le macchine
- Conclusione: ecco come ottimizzare i tuoi contenuti per le AI-Citations
Il campo da gioco per i creatori di contenuti e i professionisti SEO è cambiato in modo fondamentale: non si tratta più di essere in pagina 1, bensì diventare una fonte che l’AI seleziona come autorità per la sua risposta.
Ma come si raggiunge questo obiettivo?
Abbiamo analizzato i 100 siti web più citati nell’AI Mode di Google. La nostra indagine ha incluso giganti della salute come la Cleveland Clinic e l’NHS, il supporto tecnico di Microsoft e Google, e portali data-driven come Check24 e CNET.
Il risultato è sorprendentemente chiaro: non si tratta dell’argomento o del budget. La comunanza è la struttura: i siti citati dalle AI non sono testi lineari, ma database per risposte che utilizzano un’architettura chiara per segnalare all’AI: “Sono una fonte autorevole e aggiornata, ed ecco la tua risposta, già perfettamente segmentata.”
In questo articolo sveleremo questa architettura. Ti mostreremo le 3 colonne su cui si basa il contenuto “AI-friendly” e ti forniremo alla fine una check-list concreta con cui potrai ottimizzare i tuoi contenuti per diventare la prossima fonte citata.
“Mention” vs. “Citation”: una distinzione importante
Prima d’immergerci nell’analisi, dobbiamo chiarire due concetti centrali dell’AI Mode: “Citation” e “Mention“.
Una Citation (citazione/fonte) è il piccolo simbolo di link che l’AI Mode posiziona alla fine di una frase o di un paragrafo. Essa funziona come una nota a piè di pagina e documenta quale sito web è servito da fonte per l’informazione appena letta.
Una Mention (menzione del Brand), invece, è la citazione nominativa del tuo brand, del tuo prodotto o del tuo sito web direttamente nel testo corrente della risposta AI (ad esempio, “…esperti raccomandano portali come Check24…”).

Mentre una Mention spesso presuppone un’autorità del brand già molto elevata, la Citation è il percorso fondamentale e tecnicamente ottimizzabile per essere riconosciuti come fonte affidabile. In questo articolo, pertanto, ci concentreremo completamente su come assicurarti queste citazioni.
Perché le citazioni dovrebbero essere il tuo obiettivo
Ottenere una Citation non è solo un extra gradito, ma è cruciale per due ragioni strategiche:
- Dai un contributo attivo alla risposta AI: questo è il punto più importante. Grazie ad una citazione i tuoi fatti, i tuoi dati e le tue istruzioni diventano la base per il testo che l’AI genera, influenzando direttamente il contenuto che gli utenti vedono per primo. Se la tua pagina fornisce i migliori consigli per la perdita di peso, è alta la probabilità che la risposta AI rifletta esattamente questi consigli.
- Generano traffico altamente qualificato: un utente che clicca su un riferimento alla fonte è già altamente pre-qualificato. Dal momento che cerca un approfondimento o una prova dell’informazione, vede la tua pagina come una fonte autorevole, già convalidata dall’AI. Questo click è uno dei lead più qualificati che tu possa ottenere da un motore di ricerca.
La nostra metodologia: i dati alla base dell’analisi
In questo articolo non abbiamo fatto supposizioni: i risultati si basano sui dati della nuova versione di SISTRIX per AI. L’utilizzo dello strumento è gratuito per gli attuali utenti SISTRIX nella versione Beta. Abbiamo analizzato diversi milioni di prompt reali degli utenti e le risposte AI Mode che ne sono derivate, provenienti da un ampio database internazionale.
Da questo enorme campione di dati, abbiamo distillato le 100 pagine web che sono state utilizzate più frequentemente come fonte (Citation) attraverso tutti gli argomenti e i Paesi. Questi 100 URL, che puoi consultare in un elenco completo, costituiscono la base per i 3 pilastri e la check-list che presenteremo in questo articolo.
Cosa hanno in comune i siti più citati? I tre pilastri del successo
La nostra analisi ha rivelato che i siti web più citati non sono scelti a caso: tutti condividono un DNA comune, che si manifesta in tre aree centrali (pilastri). Non si tratta solo di cosa dicono, ma soprattutto di come strutturano i loro contenuti per un’AI.
Pilastro 1: design del contenuto orientato alla risposta
Il contenuto citabile dall’AI consiste in moduli di risposta più piccoli e chiaramente segmentati, che un’AI può estrarre e riprodurre direttamente senza sforzo d’interpretazione.
Questa è la somiglianza più ovvia: le pagine di successo non sono muri di testo, bensì sono concepite come raccolte di moduli di risposta. Il contenuto viene scomposto nelle unità più piccole e logiche, che un’AI può estrarre e utilizzare direttamente come risposta.
Questi moduli assumono tipicamente quattro formati principali.
1 Il “Listicle” (articolo a elenco) è il formato più frequente nella nostra analisi: l’articolo è costruito come una classifica o una raccolta di consigli (ad esempio, “I 10 migliori…”, “6 modi per…”); la struttura è definita da titoli numerati, il che rende l’estrazione banale per un’AI.
- Esempio: Le guide di healthline.com (“18 Tips to Lose Belly Fat”) o cnet.com (“Best Free Antivirus”) utilizzano i tag
<h2>per ogni singolo consiglio o prodotto nell’elenco.

2 La guida passo per passo (“Support Guide”): questo formato si concentra sulla risoluzione di un problema specifico, è altamente strutturato e spesso scritto in passaggi numerati (<ol>).
- Esempio: support.microsoft.com e support.google.com segmentano le loro istruzioni aggiuntivamente per piattaforma (Computer, Android, iOS), in modo che l’AI possa trovare la guida esattamente appropriata per una query dell’utente.

3 Il modello rigido (contenuti medici): nell’ambito “Your Money Your Life” (YMYL), soprattutto per la salute, tutte le pagine principali seguono un modello identico, simile a un’enciclopedia.
- Esempio: siti come my.clevelandclinic.org e nhs.uk sono quasi sempre strutturati allo stesso modo, cioè 1. Overview, 2. Symptoms and Causes, 3. Diagnosis and Tests, 4. Management and Treatment. Questo le rende assolutamente prevedibili per un’AI.

4 La raccolta dati (tool di confronto e tabella): queste pagine sono in sostanza frontend di database e il loro scopo è la visualizzazione di dati grezzi, il che le rende perfettamente leggibili per un’AI.
- Esempio: dhl.de utilizza elementi
<table>puliti per prezzi e dimensioni. handytarife.check24.de fa un ulteriore passo avanti e contrassegna ogni riquadro tariffario con attributidata-qagranulari.

5 L’elemento universale, il blocco FAQ: quasi ogni pagina analizzata, da adobe.com a vodafone.de, termina con una sezione FAQ dedicata (spesso come Accordion), per intercettare le query di ricerca correlate direttamente sulla stessa pagina in un chiaro formato domanda-risposta.

Pilastro 2: autorevolezza e attualità esplicite
Un’AI cita solo fonti la cui autorevolezza specialistica e la cui attualità sono dimostrate in modo inequivocabile, sia tecnicamente che visibilmente.
Un’AI deve potersi fidare delle sue risposte. Per argomenti importanti, in particolare nel settore salute o finanza (YMYL), una buona struttura da sola non è sufficiente. L’AI deve essere in grado di riconoscere a colpo d’occhio chi fornisce l’informazione e quando è stata validata l’ultima volta.
Le pagine principali dimostrano la loro Autorità (E-A-T) e la loro Attualità (Freshness) su due livelli contemporanei:
1 Il timbro di fiducia (autorevolezza): devi segnalare chiaramente perché i tuoi contenuti sono affidabili.
- Per le macchine: quasi ogni pagina analizzata utilizza JSON-LD (
<script type="application/ld+json">) per dimostrare la propria identità. L’AI non deve indovinare l’autorevolezza, bensì la legge direttamente. Esempio: support.microsoft.com definisce chiaramente"author": {"@type": "Organization", "name": "Microsoft"}. check24.de cita"publisher": {"@type": "Organization", "name": "Check24"}. L’AI sa immediatamente che la fonte è il produttore stesso o un grande portale di confronto.
- Per gli umani: allo stesso tempo, l’autorevolezza viene resa visibile all’utente e anche l’AI è in grado di riconoscerla. Esempio: tutti i portali di salute come my.clevelandclinic.org o healthline.com utilizzano frasi come “Medically Reviewed by…” (Revisionato medicalmente da…) direttamente sotto il titolo. profil.bayern presenta la “Knigge-Expertin” (esperta di galateo) segnalando che il contenuto proviene da una persona specializzata.

2 Il segnale di “Freshness” (attualità): le informazioni obsolete sono veleno per una risposta AI. Per questo motivo, le pagine principali segnalano in modo deciso che i loro contenuti sono attuali. Un’AI preferirà quasi sempre un articolo del 2021, aggiornato nel 2025, a un articolo del 2024 che non è mai stato aggiornato. Questi segnali espliciti di autorevolezza e attualità sono uno standard non negoziabile per le prime posizioni.
- Per le macchine: il campo
dateModifiednello script JSON-LD è il segnale decisivo per l’AI. Esempio: L’articolo dimystipendium.deè stato pubblicato nel 2019 (datePublished), ma aggiornato nel febbraio 2025 (dateModified) – per un’AI, questo è un articolo freschissimo. Anche la Cleveland Clinic ha aggiornato un articolo del 2023 nel luglio 2025.
- Per gli umani: quasi tutte le pagine di guide e notizie (ad esempio CNET, Moneysavingexpert) mostrano una chiara data “Ultimo aggiornamento il…” nell’articolo.

Pilastro 3: rigorosa leggibilità per le macchine
Affinché un’AI comprenda i contenuti in modo affidabile, le pagine devono essere tecnicamente strutturate in modo che ogni informazione sia univoca, stabile e contrassegnata come leggibile dalla macchina.
Questo pilastro è la base tecnica che tiene insieme tutto. I contenuti di qualità (pilastro 1) e i segnali di autorevolezza (pilastro 2) servono a poco se un’AI non riesce a leggerli in modo affidabile e nel contesto corretto.
Le pagine più citate non sono leggibili solo dagli esseri umani, ma soprattutto dalle macchine, e utilizzano tre livelli di strutturazione:
1 L’identità digitale (metadati): ogni pagina deve comunicare immediatamente a un’AI cosa rappresenta. Le pagine principali utilizzano due metodi per farlo:
- JSON-LD: quasi tutte le pagine analizzate (da my.clevelandclinic.org, check24.de, fino a cnet.com) incorporano un tag
<script type="application/ld+json">che etichetta il contenuto come Article, MedicalWebPage o ReviewNewsArticle e fornisce un contesto immediato all’AI. - Attributi Stabili: pagine come check24.de e vodafone.de utilizzano attributi
data-qaodata-testidper ogni elemento. In questo modo, la pagina diventa leggibile per un’AI con la stessa precisione di un database.
2 La Roadmap (indice dei contenuti): l’AI non può permettersi di smarrirsi in un articolo troppo lungo. Per questo motivo, le pagine principali offrono una roadmap esplicita all’inizio del contenuto.
- Esempio: le pagine di supporto di
support.microsoft.comecdc.govutilizzano un menu “In this article” / “On This Page”. Guide comeklarmobil.deospeeddating-xxl.deusano un chiaro “Indice dei contenuti”.

3 I capitoli (segmentazione logica): l’indice dei contenuti non è mai solo una decorazione, bensì è sempre collegato funzionalmente al corpo del testo.
- Esempio: in tutti i casi in cui era presente una Roadmap (punto 2), i link di ancoraggio (ad esempio
<a href="#indice">) rimandano esattamente agli attributiiddei corrispondenti tag<h2>o<section>nel testo (ad esempio<h2 id="indice">). Questo collegamento 1:1 permette a un’AI di suddividere l’articolo nei suoi capitoli logici senza errori e di trovare direttamente la sezione rilevante per una query dell’utente.
Conclusione: ecco come ottimizzare i tuoi contenuti per le AI-Citations
La nostra analisi dei 100 siti più citati mostra uno schema chiaro: il successo nell’AI Mode non è un caso, bensì il risultato di un’architettura consapevole. L’AI non sceglie semplicemente articoli buoni, ma risposte strutturate.
Per posizionare i tuoi contenuti come base per le risposte AI e assicurarti le preziose citazioni, le tue pagine devono comunicare all’AI i tre punti seguenti: sono una fonte attuale e autorevole (pilastro 2), ho la risposta esatta alla domanda (pilastro 1), e puoi leggere questa risposta senza errori (pilastro 3).
Ecco la check-list definitiva, basata sulle caratteristiche comuni delle pagine principali:
1 Pensa in blocchi di risposta, non in testi
Cosa? Scomponi il tuo contenuto nei moduli logici più piccoli possibili. Utilizza il formato che meglio rappresenta la risposta.
Come?
- Consigli e ranking: utilizza il formato Listicle con chiari titoli
<h2>numerati per ogni punto. - Istruzioni: utilizza elenchi numerati (
<ol>) e segmenta per piattaforma (ad es. Android, iOS). - Dati & Fatti: utilizza tabelle HTML (
<table>) per prezzi o dimensioni. - Domande: utilizza blocchi FAQ o Accordion che separino chiaramente domande (
<button>) e risposte (<div>).
2 Dimostra la tua autorevolezza e attualità (E-A-T)
Cosa? Segnala all’AI e all’utente chi sei e quanto sono aggiornate le tue informazioni.
Come?
- Cita autori visibili, esperti (“Medically Reviewed by”, “Knigge-Expertin”) e una chiara data di “Ultimo aggiornamento il…“.
- Implementa JSON-LD e compila almeno i campi
publisher(il tuo brand) edateModified(la data di aggiornamento).
3 Costruisci una Roadmap (indice dei contenuti)
Cosa? Fornisci all’AI un indice dei contenuti per gli articoli più lunghi, in modo che ne comprenda immediatamente la struttura.
Come?
- Inserisci un indice dei contenuti chiaro all’inizio del tuo articolo (ad esempio, “In questa pagina”, “In this article”).
- Assicurati che questi link corrispondano 1:1 agli attributi id dei tuoi tag
<h2>o<section>nel testo (ad esempio,<a href="#indice">si colleghi a<h2 id="indice">).
4 Rendilo (estremamente) leggibile dalla macchina
Cosa? Racchiudi i tuoi contenuti in container semantici puliti.
Come?
- Utilizza HTML semantico (
<article>,<main>) per separare il contenuto principale dalla navigazione e dai footer. - Per gli esperti: se hai dati di confronto o elenchi di prodotti, utilizza attributi stabili come
data-qaodata-testid(come check24.de o cnet.com), per contrassegnare in modo inequivocabile ogni singolo punto di dato per l’AI.