Dopo il Google I/O: SEO in transizione, siamo minacciati da un minor traffico a causa dell’AI?

In occasione della conferenza I/O, Google ha presentato numerosi nuovi casi d’uso e sviluppi dell’intelligenza artificiale. Di seguito la mia opinione su alcuni dei punti più importanti.

AI Mode: negli Stati Uniti, Google offrirà in futuro l’AI Mode a tutti gli utenti. Questa modalità è essenzialmente la versione chatbot di Google Search. Simile a ChatGPT, si inseriscono le domande e si ricevono le risposte riassunte in una chat, non nel classico formato delle SERP. Tuttavia, l’AI Mode non sostituirà la ricerca standard perché dovrà essere selezionata attivamente.

L’uso delle altre Tab che Google offre da molti anni (video, notizie, ecc.) è generalmente di poco impatto: di solito acquistano rilevanza solo quando vengono integrate nella ricerca verticale nelle SERP organiche. Inoltre, non sono convinto che un’interfaccia di chat sia la forma di ricerca preferita dalla maggior parte degli utenti. Bing (in collaborazione con OpenAI) offre una funzione simile da oltre un anno e in questo periodo ha perso quote di mercato anziché guadagnarne.

Le AI Overview migliorano: ora che le AI Overview sono state rese disponibili a tutti gli utenti in Europa, Google sta lavorando per migliorare la qualità delle risposte. In futuro, il contenuto delle AI Overview proverrà direttamente da Gemini 2.5, un salto di qualità significativo rispetto a Gemini 2.0. Google sta inoltre già sviluppando applicazioni verticali specifiche: nel corso dell’estate, ad esempio, l’intelligenza artificiale dovrebbe essere in grado di mostrare autonomamente i dati e le risposte in diagrammi e grafici (addio Statista?).

Comunicazione con i Webmaster: per quanto riguarda la comunicazione con le fonti delle informazioni riassunte da Google AI, ritengo che Google stia attualmente gettando le basi comunicative per cambiamenti di ampia portata. Google sta sottolineando su tutti i canali che le esigenze degli utenti stanno cambiando e che si sta adattando di conseguenza. Secondo quanto riferito, il numero di query di ricerca continua ad aumentare, il che potrebbe essere dovuto anche al fatto che l’IA crea internamente dei link ad altre ricerche. Google sottolinea il fatto che i click provenienti dalle IA Overview hanno un valore più elevato rispetto a quelli normali. Inoltre, i Webmaster non dovrebbero più concentrarsi così tanto su metriche come i click o il traffico. Per me questo è un segnale molto chiaro: in futuro dovremo aspettarci meno visite dalle ricerche su Google.

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