SectorWatch: i migliori siti per il food delivery secondo Google

Nel mondo frenetico in cui viviamo anche il cibo a domicilio viaggia veloce e raggiunge ogni mese un quinto degli italiani.

In questa edizione del SectorWatch entriamo nel mondo del food delivery, un settore che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita straordinaria, spinta da nuove abitudini di consumo e dal desiderio di comodità. 

Dai colossi delle consegne che operano su scala nazionale, ai piccoli ristoranti locali che presidiano il proprio quartiere, il food delivery rappresenta oggi una delle frontiere più vivaci dell’e-commerce. Il settore coinvolge milioni di utenti ogni mese, generando una competizione serrata tra gli operatori del settore.

Le ricerche su Google e le app dei principali operatori sono i punti di contatto tra la fame dell’utente e la risposta più appetibile.

In questo report analizzeremo le strategie SEO che funzionano meglio, i domini con maggiore visibilità e le tipologie di contenuti che conquistano le prime posizioni. Una panoramica completa che ci aiuterà a capire chi sono i veri leader della consegna di cibo a domicilio e cosa possiamo imparare dalle loro strategie SEO.

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Il mercato di riferimento

Nel 2024 il mercato del food delivery in Italia ha raggiunto un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro (fonte: FIPE), il 21% degli italiani ordina cibo a domicilio mensilmente (fonte: YouGov) e continua ad ampliarsi la copertura territoriale del servizio: la percentuale di comuni italiani serviti da almeno una piattaforma di food delivery è aumentata del 2% nel 2024 rispetto all’anno precedente, raggiungendo così il 76% della popolazione (fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano). 

I ristoranti scelgono prevalentemente di affidare la consegna a domicilio alle piattaforme specializzate, mentre mantengono spesso la gestione diretta del take-away, gestendo in autonomia gli ordini online o telefonici con ritiro in sede. Un modello ibrido che riflette una razionalizzazione dell’offerta, orientata a migliorare l’efficienza operativa e la sostenibilità economica del servizio.

Il prodotto più ordinato è la pizza seguito da prodotti da fast food, hamburger, panini e sushi.

Le keyword prese in considerazione e quelle escluse dall’analisi

Per questa analisi abbiamo considerato poco più di 1.000 keyword, un numero più contenuto rispetto a quello degli altri SectorWatch. Questo non è dovuto a una minore granularità di intenti nel settore, bensì alla complessità delle ricerche nel food delivery. 

Infatti, molte delle keyword attraverso cui i principali siti del settore ottengono visibilità non esprimono in modo esplicito l’intento di ricevere cibo a domicilio

Ad esempio, i principali player, come Just Eat e Deliveroo, si posizionano per keyword come burger king, alice pizza, poke house, ecc, spesso abbinate al nome della città o del quartiere. 

Similmente avviene con i nomi di un’infinità di pizzerie e ristoranti più o meno noti a livello nazionale ma conosciuti a livello locale. In altri casi, ottengono traffico per keyword che fanno riferimento a singoli piatti o categorie di cibo, come kebab o poke. Ma chi cerca burger kingkebab o simili, non necessariamente vuole ricevere il cibo a casa.

Per tale motivo – pur avendo volumi di traffico importanti – queste keyword non sono state incluse nel nostro set di analisi.

Abbiamo preferito concentrare l’analisi sulle query che manifestano esplicitamente un intento correlato al food delivery. Le altre keyword, però, sono state considerate nell’analisi delle strategie SEO, poiché rappresentano comunque un’importante leva di visibilità per i siti del settore.

La lista delle parole chiave prese in esame copre diverse tipologie di query rappresentative del food delivery, vediamo alcune macro-categorie: 

  • Keyword generiche: consegna a domicilio, food delivery, food delivery near me, cibo a domicilio…
  • Tipologia di cibo: pizza a domicilio vicino a me, kebab a domicilio, sushi a domicilio, poke a domicilio, torte a domicilio, hamburger a domicilio…
  • Catene nazionali: mcdonald a domicilio, kfc consegna a domicilio, old wild west consegna a domicilio…
  • Localizzazioni geografiche: food delivery firenze, pizza a domicilio roma, pizzerie domicilio modena…
  • Momenti della giornata: colazione a domicilio, pranzo a domicilio, cena a domicilio…
  • Strumenti e piattaforme: app consegna a domicilio, servizi di consegna a domicilio…

Il set di keyword identificato è fortemente orientato all’intento commerciale: come detto quasi tutte le query analizzate esprimono chiaramente la volontà dell’utente di ordinare cibo a domicilio. 

La presenza di keyword con intento informativo è risultata marginale e numericamente insufficiente per consentire un’analisi strutturata delle SERP orientate alla ricerca di informazioni. Per questo motivo, in questo SectorWatch non faremo l’abituale distinzione tra keyword “do” e “know”.

I 5 domini e le pagine con più alta visibilità

  1. JustEat.it
  2. Deliveroo.it
  3. GlovoApp.it
  4. Tripadvisor.it
  5. PagineGialle.it

I primi tre domini in classifica non sorprendono, ma vale comunque la pena osservare i volumi di ricerca dei rispettivi brand: Just Eat (322.000), Deliveroo (95.000) e Glovo (34.200). I numeri riflettono la forte notorietà di questi marchi nel panorama del food delivery. 

Per confronto, la keyword generica pizza a domicilio, legata al prodotto più cercato, registra “solo” 5.650 ricerche mensili. Questo divario può suggerire che una parte consistente degli utenti soddisfi il proprio desiderio di cibo a domicilio iniziando direttamente dalla piattaforma che conosce e utilizza abitualmente, senza contare che potrebbe usare un’APP, evitando di fare ricerche su Google. 

Il volume di ricerca dei brand testimonia la loro centralità nel settore, ma non annulla l’importanza delle query generiche: queste restano fondamentali per intercettare utenti che non hanno ancora scelto una piattaforma o che cercano proposte alternative a quelle presenti nelle APP, in base al tipo di cibo, al momento della giornata o alla città in cui si trovano.

C’è poi un terzo filone di ricerche che merita attenzione: quello legato ai nomi dei singoli ristoranti, pizzerie e fast food. Queste keyword sono moltissime e generano volumi significativi, rappresentando una quota rilevante del traffico organico intercettato dai siti di food delivery.

La capacità di presidiare le SERP anche per ricerche che riguardano altri brand è uno degli aspetti più interessanti delle strategie SEO dei grandi player del food delivery.

Sito di justeat.it

JustEat.it è il punto di riferimento SEO nel settore del food delivery: il sito si posiziona nella TOP 10 di Google per 968 delle 1.195 keyword transazionali analizzate.

Uno dei fattori chiave di questo successo è l’architettura del sito, pensata per generare automaticamente migliaia di pagine tematiche, ciascuna ottimizzata per intercettare specifici intenti di ricerca. In particolare, il sito struttura i propri contenuti attorno a cinque principali categorie di argomenti:

  • Tipologie di cibo: pagine dedicate a ogni tipo di alimento disponibile sulla piattaforma, come pizza, hamburger, sushi, cucina cinese, gelato, poke, indiano e molte altre (oltre 30 categorie complessive). Queste pagine intercettano ricerche di utenti che sanno cosa vogliono mangiare, ma non hanno ancora deciso in quale ristorante ordinare.
  • Tipologie di cibo + localizzazione: il sito combina le categorie alimentari con la località, creando pagine specifiche per, ad esempio, pizza a Milano, sushi a Udine, gelato a Napoli. L’obiettivo è intercettare l’intento di chi cerca una consegna a domicilio per uno specifico tipo di piatto, in una determinata città o zona.
  • Brand e catene di ristorazione: la piattaforma dedica sezioni specifiche ai marchi più noti presenti nel proprio network, come Alice Pizza, La Piadineria, Burger King, Subway, Poke House, ecc.
  • Brand + localizzazione: infine, Just Eat moltiplica la copertura combinando i nomi dei brand con la localizzazione, dando vita a pagine come Alice Pizza Roma o Burger King Torino.
  • Pagine dei singoli locali: ogni esercente presente sulla piattaforma ha una pagina dedicata, all’interno della quale viene mostrato il menu completo con i prodotti disponibili per l’ordine. Queste pagine, che rappresentano il livello più granulare e corposo della struttura del sito, sono fondamentali per rispondere alla ricerca puntuale del nome di un determinato locale. Sono le pagine che portano il traffico maggiore.

Questa struttura consente a Just Eat di presidiare un’ampia varietà di query transazionali, dalle più generiche alle più specifiche, riuscendo a intercettare gli utenti qualunque sia il loro desiderio di cibo da asporto. 

Quella scelta da Just Eat può sembrare una struttura “ovvia”, ma realizzarla in modo tecnicamente corretto non è scontato. Altri player del settore, pur avendo un’offerta simile, non hanno sviluppato un’alberatura dei contenuti altrettanto efficace.

In generale, quando si generano automaticamente centinaia o migliaia di pagine — ad esempio per combinazioni come categoria + località — bisogna predisporre una struttura ordinata e lineare. JustEat.it è un buon esempio.

Inoltre, è facile incorrere in problemi di contenuti duplicati o pagine vuote/povere. Queste criticità andrebbero gestite perché possono compromettere il posizionamento e fornire un’esperienza d’uso negativa agli utenti.

Facciamo un’ultima considerazione su Just Eat. La notorietà del brand gioca un ruolo cruciale: migliora la visibilità nelle SERP, aumenta il tasso di clic e trasmette segnali positivi a Google, contribuendo ulteriormente al successo SEO della piattaforma. 

Sito di deliveroo.it

Deliveroo.it si posiziona al secondo posto nella classifica. Le tipologie di pagina sono simili a quelle di Just Eat, ma l’alberatura del sito è organizzata in modo diverso: su Deliveroo, per accedere ai ristoranti di una città, l’utente deve prima selezionare il tipo di cucina. Solo dopo viene proposta una selezione geolocalizzata, limitata a quella categoria. 

Le pagine relative a “ristoranti a domicilio nome città” risultano indicizzate, ma non sono direttamente raggiungibili dalla navigazione principale del sito, il che rende la struttura meno chiara rispetto a quella di Just Eat, dove l’accesso è più diretto e ordinato.

Un’altra peculiarità è che Deliveroo imposta come noindex le pagine dedicate alle catene di ristoranti nazionali (come La Piadineria o McDonald’s) se prive di geolocalizzazione. Al contrario, Just Eat fa indicizzare queste pagine che risultano molto ben posizionate. Ad esempio, per la ricerca mcdonald’s, JustEat.it è nelle prime posizioni della SERP. 

Anche GlovoApp.it, che occupa la terza posizione in classifica e propone le stesse tipologie di pagine, ha fatto una scelta analoga a quella di Just Eat, ma si è limitato alle quattro catene che ritiene più popolari (KFC, Burger King, McDonald’s e Carrefour).

Nonostante queste scelte, che potrebbero sembrare dei limiti dal punto di vista SEO, Deliveroo.it ottiene comunque un’eccellente visibilità. A dimostrazione che, a volte, un brand forte, un servizio utile, una buona esperienza utente e segnali di engagement possono compensare una struttura tecnica meno ottimizzata rispetto ai competitor.

A completare la top 5 troviamo Tripadvisor.it e PagineGialle.it, due domini spesso presenti nel panorama delle ricerche locali. La loro presenza nelle SERP è frequente quando gli utenti cercano informazioni sui locali della propria zona: quali ristoranti sono disponibili, quali sono i più affidabili, come sono le recensioni e quali ispirano maggiore fiducia. 

Questi siti rispondono a un’esigenza informativa e comparativa, offrendo recensioni, classifiche, foto e schede dettagliate dei locali. Di solito forniscono anche contatti diretti, link ai siti ufficiali o strumenti per ordinare senza passare dalle piattaforme di food delivery. 

Questo li rende una risorsa utile non solo per orientarsi nella scelta, ma anche per chi preferisce una relazione diretta con il ristorante, magari per approfittare di promozioni o evitare costi aggiuntivi.

Di seguito la classifica completa dei migliori domini:

Food Delivery: domini migliori
DominioIndice di VisibilitàKeyword Top100Keyword Top10
justeat.it1255.21153968
deliveroo.it735.821058754
glovoapp.com597.941073782
tripadvisor.it455.95964554
paginegialle.it311.15857426
facebook.com278.331046371
foodracers.com234.37517246
ubereats.com139.74434176
cosaporto.it108.36226129
virgilio.it82.85496112
alfonsino.delivery67.9423296
deluxy.it65.948656
cortilia.it58.8918163
xmenu.it48.5427268
flawless.life43.7526243
dissapore.com41.5830053
instagram.com40.0157950
take2me.it39.5117155
conad.it34.816759
eismann.it34.0612643
everli.com32.3718946
oldwildwest.it28.6525741
atuttapizza.it27.9611342
paginebianche.it26.9943430
bofrost.it26.8321925

Oltre ai grandi player già citati, nelle SERP compaiono altri nomi noti del settore food delivery. Tra cui troviamo FoodRacers.com e UberEats.com, nonostante il servizio non sia più operativo in Italia. 

Accanto a questi, ci sono realtà più specializzate che si posizionano per un numero limitato di keyword del nostro set. 

Alcuni siti offrono box colazioni, dolci artigianali o esperienze gourmet, come CosaTiPorto.it e Deluxy.it. Altri sono focalizzati sulla spesa alimentare a domicilio, come Cortilia.it, con un’ampia offerta di carni, frutta e verdura fresche.

Non mancano le piattaforme dedicate agli esercenti, come XMenu.it, che fornisce servizi di food delivery ai ristoratori.

In alcune SERP compaiono anche servizi di consegna a domicilio di cibo surgelato, come Bofrost.it ed Eismann.it. 

Un ultimo aspetto da sottolineare è la presenza dei siti web dei singoli locali. Pizzerie, ristoranti e altri esercizi con servizio di consegna riescono a ottenere visibilità su Google, in mezzo ai colossi del food delivery. La loro visibilità organica è comprensibilmente limitata al territorio in cui operano.

Questo significa che, pur comparendo frequentemente nelle SERP locali — fondamentali per il loro business — non emergono nella classifica dei domini con maggiore visibilità.

Quindi anche nell’ambito del food delivery, il sito web del singolo locale può essere un asset centrale: se ben ottimizzato per la propria zona di riferimento, può portare traffico e generare ordini diretti. Va considerato parte integrante della strategia di local SEO assieme al profilo Google Business, alla presenza sulle piattaforme specializzate e ai profili social.

Esempio di local pack

In quasi tutte le SERP analizzate (1.033 su 1.195) compare in evidenza il Local Pack di Google: la sezione che mostra una mappa e tre attività locali pertinenti alla ricerca effettuata.

Questo spazio ha un ruolo centrale nelle ricerche geolocalizzate o con localizzazione implicita, attivate da query come pizzeria consegna a domicilio Milano o sushi a domicilio.

Il Local Pack rappresenta una leva di visibilità importante per i singoli esercenti locali, come ristoranti, pizzerie e fast food, che offrono il servizio di consegna a domicilio. Grazie a un Google Business Profile ben ottimizzato — completo di recensioni, orari, menù e indicazioni — anche chi non ha un sito performante o non è affiliato a piattaforme può comparire in alto nei risultati organici.

Come già detto, solo a volte però le piccole attività gestiscono in autonomia gli ordini online. Infatti, all’interno del profilo Google Business compaiono spesso link che rimandano alle piattaforme specializzate nel food delivery. Il Local Pack può essere un canale diretto per i ristoratori, ma anche un’ulteriore opportunità di visibilità per le piattaforme.

Il risultato è che le piattaforme riescono a presidiare le SERP non solo con i propri domini, ma anche in modo “indiretto”, tramite i profili dei locali affiliati. Un vantaggio competitivo che rafforza il loro ruolo centrale nell’ecosistema digitale del food delivery.

SERP Features per consegna a domicilio

Un altro dato interessante emerso dal report “SERP Features” è la presenza ancora limitata di AI Overview, che compare in appena 69 delle 1.195 keyword analizzate. Un segnale che, almeno per ora, l’integrazione dell’AI generativa nelle SERP di questo settore è ancora marginale. Sarà interessante monitorare come evolverà nei prossimi mesi e se Google deciderà di ampliare l’uso di questa funzionalità anche nelle ricerche legate al food delivery.

Per concludere vediamo la classifica completa dei migliori URL:

Food Delivery: domini migliori
URLKeyword miglioreKeyword Top10Keyword Top100Percentuale di visibilità
https://deliveroo.it/it/consegna a domicilio1341851.71
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/pizzapizza a domicilio vicino a me751161.332
https://www.justeat.it/consegna a domicilio931081.237
https://alfonsino.delivery/consegna a domicilio741510.604
https://deliveroo.it/it/cuisines/pizza-a-domiciliopizza a domicilio vicino a me48530.555
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/sushi-giapponesesushi a domicilio30350.536
https://glovoapp.com/it/it/consegna_glovo/pizza/pizza a domicilio vicino a me52580.46
https://deliveroo.it/it/cuisines/colazione-a-domiciliobox colazione a domicilio24310.382
https://glovoapp.com/it/it/consegna a domicilio42860.37
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/cinesecinese a domicilio18180.356
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/gelatogelato a domicilio vicino a me22290.342
https://www.oldwildwest.it/takeaway/consegnaeasportoconsegna a domicilio411780.334
https://www.ubereats.com/ch-it/near-me/pizzapizza a domicilio vicino a me29380.291
https://deluxy.it/collections/colazioni-a-domiciliobox colazione a domicilio22290.28
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/kebabkebab a domicilio14150.277
https://www.nutribees.com/food delivery23440.275
https://www.buongiornoamore.it/colazione a domicilio23330.266
https://glovoapp.com/it/it/consegna_glovo/sushi/sushi a domicilio25270.246
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/pesceristorante pesce consegna a domicilio12140.237
https://www.justeat.it/domicilio/vicino-a-me/paninipanini a domicilio12120.237
https://flawless.life/it/italia/milano/pizza-in-delivery-a-milano-le-migliori-pizzerie-con-consegna-a-domiciliopizza a domicilio vicino a me17560.236
https://deluxy.it/collections/tortetorte a domicilio14200.23
https://www.justeat.it/domicilio/milano/pizzapizzerie consegna a domicilio milano15160.228
https://www.bofrost.it/prodotti/gelati/consegne gelato a domicilio19360.224
https://ilcontadino-online.com/frutta e verdura a domicilio14280.224
https://cosaporto.it/prodotti/dolci/pasticceria consegna a domicilio17210.224

Tra i migliori URL del settore spiccano le home page di JustEat.it e Deliveroo.it, insieme alle rispettive pagine dedicate alla pizza a domicilio. Una presenza coerente, considerando che la pizza è il prodotto più cercato ed è il più ricorrente nel set di keyword analizzato. 

Merita una menzione anche l’URL https://www.oldwildwest.it/takeaway/consegnaeasporto, la pagina dedicata al servizio di asporto e consegna a domicilio della catena Old Wild West.

Questo URL si posiziona per oltre 5.000 keyword diverse, incluse query generiche come cibo a domicilio vicino a me o ristoranti consegna a domicilio, non direttamente legate al brand.

Sorprende il fatto che la pagina non presenti un testo rilevante né un’ottimizzazione SEO particolarmente curata (il title, ad esempio, è semplicemente “Ordina Online”). Eppure ottiene ottimi risultati, a dimostrazione che — in alcuni casi — offrire un servizio utile, supportato da un brand riconosciuto, può bastare per conquistare visibilità nelle SERP, anche senza una SEO tecnica perfetta.

Take away

  1. Just Eat domina le SERP grazie a una struttura ordinata, con pagine ottimizzate per tutte le combinazioni strategiche che includono tipo di cibo, città, catene famose e singoli locali.
  2. Deliveroo e Glovo seguono un’impostazione simile, ma con scelte tecniche diverse, soprattutto nell’indicizzazione e nella navigazione. Un’architettura meno chiara può penalizzare la visibilità, ma un brand forte e una buona esperienza utente aiutano a compensare.
  3. La notorietà del brand è un potente alleato SEO: migliora il posizionamento, aumenta i clic e rafforza la fiducia.
  4. I siti dei singoli ristoranti possono posizionarsi nelle SERP locali presidiate dalle piattaforme più note. Per farlo servono: un sito efficace con un’apposita pagina dedicata al food delivery, un profilo Google Business curato e nel complesso una strategia di local SEO efficace.
  5. Il Local Pack di Google compare in quasi tutte le ricerche analizzate. È un canale chiave per i locali, ma è diventato anche un ulteriore canale di visibilità e business per le piattaforme di food delivery. 
  6. AI Overview è ancora poco presente nelle SERP del food delivery, ma potrebbe evolvere rapidamente. Meglio monitorarne l’evoluzione.

Per i SEO che operano in questo settore, la priorità è chiara: presidiare le ricerche locali, costruire siti ben strutturati e sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’ecosistema Google.

Come si svolge un SectorWatch

L’analisi del settore food delivery è iniziata da un primo set di parole chiave legate alla consegna di cibo a domicilio. 

Il dataset iniziale è stato ampliato in due modi: da un lato, grazie alla funzione Keyword Environment, che ci ha permesso di individuare keyword correlate; dall’altro, analizzando le parole chiave per le quali si posizionano i domini del settore di interesse, così da intercettare ulteriori query utili.

Successivamente, grazie alla classificazione per intento di SISTRIX, è emerso un dato rilevante: le keyword con intento informativo in questo settore sono poche e poco significative in ottica SEO.

Infine abbiamo utilizzato lo strumento Liste di SISTRIX per ottenere i migliori domini e URL. Questi sono stati analizzati nel dettaglio per comprendere le strategie SEO più efficaci nel settore del food delivery.

Maggiori informazioni sul Sectorwatch di SISTRIX

Il Sectorwatch di SISTRIX mira ad analizzare specifici settori focali del digital marketing per individuare i domini e i formati di contenuto di maggior successo nelle pagine dei risultati italiane di Google. Questa analisi ha lo scopo di estrapolare strategie di ottimizzazione e offrire consigli SEO per chi ha interesse a posizionarsi online in questi settori.

Il Sectorwatch si basa su dati affidabili e di prima mano derivanti da SISTRIX ed è scritto da SEO esperti, facenti parte del Data Journalism Team di SISTRIX. La pubblicazione avviene a cadenza mensile nel blog e nella newsletter gratuita di SISTRIX.

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