Come WMR Group ha risolto un calo inaspettato in un cliente e-commerce italiano specializzato in articoli per l’escursionismo

Background

  • Settore: agenzia Digital Marketing
  • Dimensioni: <100
  • Posizionamento sul mercato: WMR Group è un’agenzia di consulenza in Digital Marketing con sede a Padova, nata dall’integrazione di Studio Cappello, realtà attiva da oltre vent’anni al fianco di aziende e multinazionali nei mercati italiano e internazionale.

La sfida

A fine 2024, un noto e-commerce italiano specializzato in articoli per l’escursionismo e il trail running ha visto progressivamente crollare la propria visibilità SEO, con una perdita di traffico stimata attorno al 45%. Il calo si concentrava in particolare su keyword stagionali ad alto valore per il business.

Nonostante un’attività costante di content optimization e un buon posizionamento generale rispetto ai competitor, alcune aree chiave del sito faticavano a tenere il passo –  specialmente alcune pagine prodotto.

In fase di auditing, SISTRIX ha rivelato che la perdita era localizzata quasi esclusivamente sulla versione mobile. La comparazione tra la visibilità mobile e desktop ha evidenziato differenze significative, con performance in calo solo sull’index mobile: un caso davvero atipico specialmente subito dopo il rilascio di un core update di Google.

Lavorando con altri classici strumenti SEO – come Google Search Console – ci siamo accorti che GoogleBot aveva problemi nel renderizzare correttamente le pagine. Restituiva uno screenshot distorto rispetto a quello visualizzabile nel browser, chiaro segnale di problemi di Googlebot ad accedere o interpretare correttamente le informazioni in pagina.

Il percorso

Con queste evidenze in mano, abbiamo intrapreso un intervento su due fronti:

  1. Debug del processo di rendering mobile > con l’uso combinato di Chrome Dev Tools e Google Search Console
  2. Performance mobile: già che stavamo lavorando sul rendering, ci siamo anche concentrati sul miglioramento delle metriche legate ai Core Web Vitals, come CLS (Cumulative Layout Shift) e LCP (Largest Contentful Paint), per offrire un’esperienza utente ancora migliore.

Il risultato

In soli 3 mesi, il sito ha recuperato la visibilità persa, praticamente superando i livelli precedenti alla nascita della criticità tecnica e al nostro intervento.

Il traffico organico è cresciuto del +63% rispetto al trimestre precedente (da tenere comunque in conto la stagionalità positiva), con un netto miglioramento delle posizioni su keyword ad alta competitività (che contribuiscono alla ripresa del visibility index score).

Il brand ha riconquistato spazio nei rich results di Google, riuscendo a piazzarsi nuovamente in prima pagina per termini generici ad alto volume di ricerca.