Il secondo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da cambiamenti drammatici nelle SERP italiane di Google. Tra aprile e giugno abbiamo assistito a migrazioni mal gestite, de-indexing di massa e consolidamenti di brand che hanno ridisegnato completamente il panorama della visibilità organica. Un trimestre dove le decisioni tecniche sbagliate hanno avuto conseguenze devastanti, mentre alcuni domini hanno saputo cogliere opportunità strategiche per crescere in modo significativo.
- Casi studio
- Napapijri.com: quando la migrazione diventa strategica
- Il caso Adecco: competizione interna tra domini
- Salute.gov.it: un caso di migrazione disastrosa
- DisneyPlus.com: una migrazione tecnica disastrosa
- Skype.com: la fine di un'era
- Guardiacostiera.gov.it: problemi tecnici istituzionali
- Classifiche complete
- Conclusioni
Di seguito analizziamo alcuni casi studio tra i Winner (chi ha guadagnato visibilità) e i Loser (chi ha perso visibilità) del trimestre, seguiti dalle classifiche complete dei Top 100. (L’Indice di Visibilità SISTRIX è la metrica di riferimento per misurare la presenza di un dominio su Google; per approfondimenti si veda il nostro articolo dedicato.)
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Casi studio
Napapijri.com: quando la migrazione diventa strategica

Napapijri.com ha registrato una crescita esplosiva nel secondo trimestre 2025, con un incremento di visibilità superiore al 900%. Questo boom non è casuale, ma deriva da una strategia di consolidamento geografico del brand: il dominio ha acquisito tutto il traffico che prima apparteneva a napapijri.it, ora definitivamente dismesso.

La migrazione da napapijri.it a napapijri.com rappresenta un esempio di come un brand globale possa decidere di unificare la propria presenza online sotto un unico dominio internazionale. Questa scelta, sempre più comune tra i marchi di moda, permette di:
- Semplificare la gestione dei contenuti
- Unificare le strategie di marketing digitale
- Ridurre i costi di mantenimento di multiple proprietà digitali
- Presentare un’immagine di brand più coerente a livello globale
L’implementazione tecnica sembra essere stata gestita correttamente, con redirect 301 che hanno trasferito efficacemente l’equity SEO dal dominio italiano a quello globale. Questo caso dimostra che una migrazione ben pianificata può non solo preservare la visibilità esistente, ma addirittura amplificarla.
Il caso Adecco: competizione interna tra domini

Un fenomeno interessante è emerso nel settore delle risorse umane con Adecco. Il dominio https://www.adecco.com/it-ch ha iniziato a competere direttamente nei risultati italiani con il tradizionale adecco.it, creando una situazione di cannibalizzazione che ha paradossalmente portato benefici al dominio globale.
Adecco.com ha registrato una crescita del 283% nel secondo trimestre, mentre adecco.it ha mantenuto posizioni stabili ma ha perso quote di mercato su alcune keyword chiave. Questo scenario evidenzia come le multinazionali stiano sempre più privilegiando strategie di SEO globale rispetto a quelle locali, sfruttando l’autorità di dominio principale per penetrare mercati specifici.
La strategia sembra focalizzarsi su:
- Contenuti localizzati sulla versione /it-ch del sito globale
- Ottimizzazione per keyword specifiche del mercato italiano
- Sfruttamento dell’autorità globale del dominio principale
Salute.gov.it: un caso di migrazione disastrosa

Il caso più clamoroso del trimestre è sicuramente quello di salute.gov.it, che ha subito un crollo di visibilità del 79%. Il sito del Ministero della Salute è stato oggetto di una migrazione selvaggia verso la cartella /new/ senza seguire alcuna linea guida SEO ragionevole.
La migrazione ha comportato:
- Perdita massiva di posizionamenti consolidati
- Rottura di migliaia di link in entrata
- Interruzione dell’indicizzazione di contenuti storici
- Confusione negli utenti che cercavano informazioni sanitarie ufficiali

Particolarmente grave è stata la gestione dei redirect: molte pagine storiche ora restituiscono errori 404 o reindirizzano genericamente alla homepage, causando una dispersione enorme di link equity. Per un sito istituzionale che dovrebbe essere fonte autorevole di informazioni sanitarie, questo rappresenta un fallimento tecnico con ripercussioni sulla salute pubblica digitale.
Il caso evidenzia come anche le istituzioni pubbliche debbano investire in competenze SEO adeguate, soprattutto quando gestiscono informazioni di interesse pubblico primario.
DisneyPlus.com: una migrazione tecnica disastrosa

DisneyPlus.com ha subito un calo devastante del 56% della visibilità nel secondo trimestre 2025, non a causa di penalizzazioni algoritmiche, ma per una migrazione tecnica gestita in modo completamente sbagliato. L’analisi dei dati SISTRIX rivela il vero problema: Disney+ ha modificato radicalmente la struttura degli URL senza implementare correttamente i redirect.

Come mostrano i dati, molte keyword hanno subito perdite drammatiche di posizionamento. Ad esempio:
- “La Sirenetta”: da posizione 4 a 24 (-20 posizioni)
- “Dumbo”: completa perdita di posizionamento (-100)
- “Anastasia”: da posizione 2 a 36 (-34 posizioni)
- “Toy Story”: da posizione 4 a 19 (-15 posizioni)
Il problema è evidente analizzando i cambiamenti di URL: molti contenuti che prima erano raggiungibili tramite percorsi /it-it/ sono stati migrati verso strutture /en-nl/ o /it-ch/, creando una confusione totale nell’indicizzazione.

La migrazione ha comportato:
- Redirect mal configurati: molti URL italiani ora reindirizzano verso versioni olandesi o svizzere
- Perdita di link equity: i link interni ed esterni non puntano più agli URL corretti
- Confusione geografica: Google non riesce più a determinare quale versione servire agli utenti italiani
- Interruzione dell’esperienza utente: gli utenti italiani si ritrovano su contenuti in altre lingue
Questo caso rappresenta un esempio lampante di come anche i colossi dell’entertainment possano commettere errori tecnici catastrofici. Una migrazione di questa portata avrebbe richiesto:
- Mappatura completa di tutti gli URL esistenti
- Implementazione di redirect 301 precisi
- Test approfonditi prima del rilascio
- Monitoraggio costante post-migrazione
Per un servizio streaming dove la user experience è cruciale, questi errori tecnici non solo impattano la SEO ma danneggiano direttamente il business e la soddisfazione degli utenti.
Skype.com: la fine di un’era

Skype.com ha registrato un calo del 51% nel secondo trimestre, segnando simbolicamente la fine dell’era del servizio che ha rivoluzionato le comunicazioni online. Microsoft ha progressivamente ridotto l’investimento sul portale storico, dirigendo gli utenti verso Teams e altre soluzioni integrate.
La riduzione di visibilità è dovuta a:
- Rimozione progressiva di contenuti e funzionalità dal sito
- Redirect verso altri servizi Microsoft
- Cessazione degli aggiornamenti regolari
- Minore rilevanza del brand nella strategia aziendale
Questo caso rappresenta un esempio di come l’evoluzione tecnologica possa rendere obsoleti anche servizi iconici, con conseguente impatto sulla loro presenza organica.
Guardiacostiera.gov.it: problemi tecnici istituzionali

Il sito della Guardia Costiera ha perso il 48% della visibilità nel secondo trimestre, evidenziando problemi sistemici nell’infrastruttura digitale delle istituzioni italiane. I cali sembrano correlati a:
- Alcuni contenuti spostati senza redirect
- Problemi di performance del sito
- Contenuti non aggiornati regolarmente
- Struttura tecnica non ottimizzata
- Mancanza di investimenti in SEO istituzionale
Classifiche complete
Dopo esserci soffermati sui casi studio, vediamo insieme le liste vere e proprie. Ecco la classifica dei domini che hanno guadagnato o perso maggiore visibilità nelle SERP italiane tra aprile e giugno 2025 sulla base dei cambiamenti percentuali e assoluti.
I siti indicati con “xxx” riguardano l’intrattenimento per adulti e quindi sono stati nascosti: cliccandoci sopra raggiungerai però la pagina di panoramica del dominio su SISTRIX.
Conclusioni
Il secondo trimestre 2025 ha evidenziato quanto sia cruciale la gestione tecnica delle migrazioni e dei cambiamenti strutturali. Abbiamo visto esempi di successo dove strategie ben pianificate hanno portato crescite esponenziali, e disastri tecnici (disnayplus, salute.gov.it) che hanno devastato la visibilità di siti istituzionali.
Tre lezioni chiave emergono da questo trimestre:
- Le migrazioni richiedono competenze specialistiche: Non basta spostare i contenuti, serve una strategia SEO completa
- I grandi brand non sono immuni agli algoritmi: Anche Disney+ può subire de-indexing se non mantiene standard qualitativi
- Le istituzioni pubbliche devono investire in digital expertise: I cittadini hanno diritto a servizi digitali di qualità
Per i professionisti SEO, questo trimestre conferma che l’ottimizzazione è sempre più una disciplina strategica che richiede competenze tecniche avanzate e visione a lungo termine.
Ci vediamo al prossimo trimestre!
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