Succede raramente che dei siti vengano completamente esclusi dall’Indice di Google, ma è proprio ciò che è avvenuto al canale di propaganda russo Russia Today (rt.com) a causa delle sanzioni della Commissione Europea.
Il 2 marzo la Commissione UE ha varato una sanzione vietando la divulgazione di Russia Today e Sputnik nell’Unione Europea, compresi tutti i canali di distribuzione alternativi come IPTV, streaming e siti.
Google si è preso del tempo per mettere in atto tale decisione, ma è passato ora all’azione. L’Indice di Visibilità giornaliero di rt.com mostra chiaramente che l’intero dominio è scomparso da Google tra il 16 e il 17 marzo.
![Indice di visibilità SISTRIX di rt.com (Italia)](https://www.sistrix.it/wp-content/uploads/sites/12/2022/03/rt.com-it.png)
Anche la ricerca tramite site: query non mostra altro che la solita pubblicità di Google Search Console, confermando l’avvenuto cambiamento.
![Site: query per rt.com](https://www.sistrix.it/wp-content/uploads/sites/12/2022/03/rt.com-site.png)
Chi pensa però che Google stia agendo effettivamente per convinzione, rimarrà deluso: in Svizzera (Paese che, come è noto, non fa parte dell’Unione Europea e quindi non viene toccato dalle sanzioni) Russia Today si posiziona costantemente da anni con 5.000 keyword.
![Indice di visibilità SISTRIX e keyword di rt.com (Svizzera)](https://www.sistrix.it/wp-content/uploads/sites/12/2022/03/rt.com-ch.png)
Anche gli internet provider stanno seguendo la sanzione utilizzando (miopi) blocchi DNS, che però, in Europa, non hanno alcun effetto sul comportamento di crawling di Google, la cui intera infrastruttura è rigorosamente americana.