Registrazione per i motori di ricerca: devo registrare il mio sito su Google?

Bisogna registrare i nuovi siti su Google per far sì che Googlebot li scopra e li indicizzi? L’idea alla base di questa domanda è che sia necessario chiedere attivamente a un motore di ricerca di riconoscere e scansionare il proprio sito web.

Google effettua il crawling di internet automaticamente, per cui non è più necessario registrare esplicitamente il proprio sito sul motore di ricerca Eppure, di tanto in tanto capita che Googlebot trascuri qualche sito durante la scansione: dopotutto, il numero di pagine scansionate ogni giorno ammonta a circa 20 miliardi!

Come posso accelerare l’indicizzazione del mio sito?

Se lo stato di “invisibilità” su Google persiste, il modo più semplice è quello di registrare il tuo sito tramite il servizio gratuito di Google Search Console: inviando una richiesta proattiva, dimostri a Google che vuoi essere indicizzato. Sebbene questo non garantisca una più rapida inclusione nell’indice, la probabilità aumenta in modo significativo. Per favorire ulteriormente l’indicizzazione, puoi fornire a Google una sitemap XML che indichi le sottopagine da indicizzare, facilitando il lavoro di Googlebot.

Un’altra possibilità per accelerare il processo d’indicizzazione è la funzione “Retrieval by Google”: in questo caso, le singole pagine possono venire immediatamente scansionate da un bot per verificare se la pagina viene visitata senza problemi.

Perché certe pagine non vengono indicizzate?

Per verificare se il tuo sito è presente nell’Indice di Google, puoi utilizzare la site:-query. Nel caso non apparisse nessun risultato, questo potrebbe essere causato da uno dei seguenti motivi.

  • Il sito è stato appena lanciato e i crawler non hanno ancora avuto il tempo di indicizzarlo.
  • Google ha ricevuto un messaggio di errore durante il tentativo di scansione o il bot ha difficoltà a scansionare il sito a causa di una struttura inadeguata.
  • Il sito viola in qualche modo le linee guida per i webmaster e non viene quindi incluso nell’indice di proposito. In questo caso, è necessario identificare la fonte del problema il più rapidamente possibile, apportare le modifiche necessarie e richiedere nuovamente l’indicizzazione a Google.
  • Un file Robots.txt difettoso blocca l’indicizzazione con il comando “noindex”.