Vuoi approfittare dei Rich Snippet e di un maggior numero di click grazie ai dati strutturati? In questo articolo approfondiremo come fare attraverso degli esempi.
- Le funzioni dei dati strutturati: esempi
- Formati dei dati strutturati: esempi e varianti
- JSON-LD
- Microdati
- RDFa
- Come creare i dati strutturati
- Inserirli manualmente
- Usare un generatore
- Utilizzare i plugin
- Google Tag Manager
- Assistente per il markup di Google
- Google Data Highlighter
- Consigli per la creazione e l'uso dei dati strutturati
- Conclusione
I dati strutturati sono una specie di supporto alla lettura per i motori di ricerca perché aiutano Google e Co. ad assegnare correttamente i contenuti e creare così i presupposti per i Rich Snippet.
Questi particolari tipi di risultati di ricerca si distinguono da quelli tradizionali per la presenza di informazioni come orari di apertura, indirizzi o tempi di preparazione.
Simili caratteristiche portano maggiore attenzione e tassi di click più elevati. I dati strutturati sono anche utili per far sì che i tuoi contenuti arrivino ai Knowledge Graph.
Partiamo dal principio: prima di tutto è importante familiarizzare con le funzionalità dei dati strutturati attraverso degli esempi.
Le funzioni dei dati strutturati: esempi
Nonostante i crawler dei motori di ricerca siano molto avanzati, la lettura delle pagine è comunque un processo complesso. I dati strutturati ti permetteranno di semplificarlo.
Con i dati strutturati si comunica a Google, ad esempio, che una sequenza di cifre è un numero di telefono o che una sezione di testo è un indirizzo.
Il vantaggio per i webmaster è che i dati strutturati consentono di ottenere i cosiddetti Rich Snippet, ossia i risultati di ricerca “arricchiti” da informazioni aggiuntive.
In questo esempio vengono mostrate delle informazioni e un’immagine relative ad una ricetta:
![Esempio di Rich Snippet](https://www.sistrix.it/wp-content/uploads/sites/12/2023/02/rich-snippet-esempio2.png)
I Rich Snippet attirano di più l’attenzione rispetto ai normali risultati di ricerca. I dati strutturati sono quindi molto importanti per la SEO perché, anche se non sono un fattore di ranking classico, spesso portano ad un click rate maggiore.
Formati dei dati strutturati: esempi e varianti
Esistono tre diverse tipologie in cui i dati strutturati possono essere rappresentati.
JSON-LD
Google raccomanda esplicitamente di utilizzare questo formato per i dati strutturati. Si tratta di un pezzo di JavaScript che si può integrare nel codice della pagina, nelle sezioni Head o Body, incorporato in un tag <script>. Nell’esempio seguente puoi vedere come si presenta questa sezione per un evento:
<script type="application/ld+json"> { "@context": "https://schema.org", "@type": "Event", "name": "Tiziano Ferro live", "startDate": "2023-06-25T21:00-05:00", "endDate": "2023-06-25T23:00-05:00", "eventAttendanceMode": "https://schema.org/OfflineEventAttendanceMode", "eventStatus": "https://schema.org/EventScheduled", "location": { "@type": "Place", "name": "Stadio Olimpico", "address": { "@type": "PostalAddress", "streetAddress": "Karnickelweg", "addressLocality": "Roma", "postalCode": "00194", "addressRegion": "RM", "addressCountry": "IT" } }, "image": [ "https://example.com/photos/1x1/photo.jpg", "https://example.com/photos/4x3/photo.jpg", "https://example.com/photos/16x9/photo.jpg" ], "description": "La nostra storia in 30 canzoni: pronti? #tzn23", "offers": { "@type": "Offer", "url": "https://www.example.com/event_offer/12345_201803180430", "price": "47", "priceCurrency": "EUR", "availability": "https://schema.org/InStock", "validFrom": "2023-06-07T12:00" }, "performer": { "@type": "PerformingGroup", "name": "Tiziano Ferro" }, "organizer": { } } "@type": "Organization", "name": "Live Nation", "url": "https://tizianoferro.com" } }
Microdati
I microdati funzionano con i tipi di informazioni HTML5. Sono utilizzati soprattutto nel Body, ma possono essere inseriti anche nella sezione Head. Dei tre formati è il più vecchio e oggi poco utilizzato.
RDFa
Questa estensione HTML5 viene utilizzata sia nella sezione Head, sie nel Body. Puoi anche usare questo metodo per marcare file SGV e XML, o per combinare vocaboli di diversi tipi.
Consiglio: se vuoi usare i dati strutturati per Google, ti consigliamo di usare sempre un JSON-LD.
Come creare i dati strutturati
Ci sono diversi modi per creare dati strutturati con, come immaginerai, i loro pro e contro.
Inserirli manualmente
Puoi semplicemente inserire il codice direttamente nel testo sorgente. Così facendo puoi fare a meno di tool aggiuntivi, ma dovrai fare tutto autonomamente e per ogni singola pagina.
Usare un generatore
Un generatore come lo Schema Markup Generator o il JSON-LD Generator crea il codice per te dopo aver inserito le informazioni richieste. È sicuramente il metodo più comodo e fa risparmiare tempo.
Lo svantaggio però è che non tutti i tipi di dati strutturati possono essere creati con i generatori disponibili gratuitamente. Inoltre, le linee guida per i dati strutturati cambiano frequentemente e i generatori purtroppo non sono sempre aggiornati.
Utilizzare i plugin
Il tutto è ancora più comodo se il tuo sito funziona con un CMS come WordPress. In questo caso hai a disposizione dei plugin che marcano automaticamente i dati strutturati.
Tra questi c’è, ad esempio, il popolare plugin Yoast SEO. In questo caso, però, assicuratevi di aggiornarlo regolarmente.
Google Tag Manager
È possibile aggiungere dati strutturati alle pagine anche tramite Google Tag Manager. A tal fine, non è necessario intervenire nel codice sorgente e si può attivare lo script per più pagine definite.
Tuttavia, Googlebot deve poi leggere il codice attraverso JavaScript. Per questo motivo John Mueller di Google consiglia l’inserimento manuale.
![John Mueller von Google rät in einem Tweet dazu, strukturierte Daten manuell einzufügen.](https://www.sistrix.de/wp-content/uploads/sites/20/2020/12/twitter.com_seodanbrooks_status_1098498896169521153.png)
Assistente per il markup di Google
Un altro metodo è l’assistente per il markup dei dati strutturati di Google. Inserisci un URL o un codice HTML nell’apposito campo, poi evidenzia le informazioni richieste: Google creerà un codice, in formato JSON-LD o microdati.
Scarica o copia e incolla il codice nel tuo sito. Anche in questo caso, non c’è modo di evitare l’inserimento manuale, ma Google creerà il codice per te.
![Assistente per il markup dei dati strutturati di Google](https://www.sistrix.it/wp-content/uploads/sites/12/2023/06/assistente-markup.png)
Google Data Highlighter
Se desideri utilizzare i dati strutturati per prodotti, film o un’attività locale, puoi utilizzare Google Data Highlighter per evidenziare ed etichettare i campi dei dati sulle pagine web. Tuttavia, lo strumento funziona solo per alcuni tipi di dati.
Nota bene: ricorda di verificare che il codice non contenga errori. Google dispone di esempi e di un proprio strumento per testare i dati strutturati. Il tool non solo ti dice se il codice del tuo Snippet è corretto, ma fornisce anche indicazioni concrete sugli errori.
Inoltre, dopo l’inserimento, i report sullo stato dei Rich-Snippet ti consentono di sapere quali sono i risultati di ricerca che Google è in grado di leggere dalla tua pagina.
Consigli per la creazione e l’uso dei dati strutturati
Se stai creando dati strutturati per Google, dai un’occhiata alle “Linee guida generali sui dati strutturati“.
E, tra le altre cose:
- Crea dati strutturati solo per i contenuti che i lettori possono effettivamente vedere sulla pagina.
- Assicurati che il tuo codice riceva tutte le informazioni necessarie. Più elementi consigliati (opzionali) inserisci, meglio è, ma solo se sono corretti.
- I contenuti da te premiati devono essere “una rappresentazione fedele dei contenuti della pagina”. Cosa significa questo per i dati strutturati? Come esempio Google cita un sito di streaming di eventi sportivi che usa i dati strutturati per identificare le trasmissioni come eventi locali.
- Su una pagina è possibile contrassegnare più elementi con i dati strutturati. Puoi elencare ognuno di essi come un blocco a sé stante, oppure “aggregarli” (come lo chiama Google) raggruppandoli sotto un unico elemento principale.
Il risultato risulterà simile all’esempio seguente (questo è uno snippet per più breadcrumb):
<html> <head> <title>Award Winners</title> <script type="application/ld+json"> [{ "@context": "https://schema.org", "@type": "BreadcrumbList", "itemListElement": [{ "@type": "ListItem", "position": 1, "name": "Books", "item": "https://example.com/books" },{ "@type": "ListItem", "position": 2, "name": "Science Fiction", "item": "https://example.com/books/sciencefiction" },{ "@type": "ListItem", "position": 3, "name": "Award Winners" }] }, { "@context": "https://schema.org", "@type": "BreadcrumbList", "itemListElement": [{ "@type": "ListItem", "position": 1, "name": "Literature", "item": "https://example.com/literature" },{ "@type": "ListItem", "position": 2, "name": "Award Winners" }] }] </script> </head> <body> </body> </html>
Conclusione
I dati strutturati sono un ingrediente prezioso per l’ottimizzazione dei motori di ricerca che dovresti sicuramente sfruttare a tuo vantaggio (se sono adatti ai tuoi contenuti).
Esistono diversi tool per crearli e inserirli. Non sono necessarie competenze di programmazione e di solito non si ha a che fare con Schema.org.
Importante: per beneficiare davvero di tutti i vantaggi, comincia testando i dati strutturati. Gli esempi e i test tool di Google ti aiuteranno a procedere correttamente.