Scrivere testi SEO con il Content Assistant

Chiariamo subito l’ovvio: non esiste una formula matematica per testi (SEO) perfetti. Nessuna legge naturale descrive le aspettative di Google per quanto riguarda la costruzione di un testo. Al contrario, qualsiasi tentativo di scrivere dei testi sulla base di formule non farà che rendere il risultato mediocre.

Detto questo, il contenuto è comunque un fattore di successo fondamentale per ottenere dei buoni posizionamenti su Google. Mentre i compiti SEO, come una solida ottimizzazione Onpage, sono spesso già inclusi in numerosi CMS, i contenuti continuano a fare la differenza per le query più competitive.

Per aiutarti a creare i contenuti migliori possibili offriamo il tool chiamato Content Assistant, all’interno della sezione “Content”. Esso si basa sui punti seguenti:

  • Google prende ormai in considerazione i keyword cluster e non più le singole keyword. Relazioni, rapporti, entità e tanto altro: Google non solo riconosce la keyword cercata dall’utente, bensì comprende l’intero tema. Il contenuto ideale deve quindi rivolgersi ad un intero keyword cluster.
  • Non le formule, bensì le persone creano i contenuti migliori. In tutte le analisi, le segmentazioni e le valutazioni sono le persone, alla fine, che scrivono i contenuti, soppesando i temi nel modo giusto e distinguendosi dai concorrenti. Il Content Assistant ti aiuterà in questo processo, senza infastidirti con informazioni inutili.
  • L’intento dell’utente deve essere completamente soddisfatto. Chi ricerca ha una meta precisa, e i contenuti che vogliono posizionarsi bene devono comprendere l’intento che si nasconde dietro alla ricerca e trovare un modo per soddisfarlo.

Le liste di keyword come punto di partenza

Siccome Google non valuta più le ricerche singole, bensì interi keyword cluster, è utile utilizzare questi ultimi come base per la creazione dei propri contenuti. Una volta davanti al Toolbox, procedi quindi nel modo seguente.

Come primo passo usa il tool Keyword Discovery per cercare le keyword giuste. In secondo luogo, aggiungi le keyword che reputi adeguate in una lista. Sulla base di quest’ultima, che avrai valutato e comprovato secondo i tuoi scopi, il Content Assistant ti aiuterà a procedere con il terzo passaggio, cioè la creazione dei contenuti migliori per questo keyword cluster.

Pagina di panoramica dell'Optimizer SISTRIX

Il Content Assistant si trova nella sezione “Content”. Per cominciare, seleziona il box corrispondente che vedrai appena aperta la pagina di panoramica. Subito dopo scegli la lista di keyword che desideri utilizzare per il tuo contenuto e ti ritroverai già nel tuo progetto.

Il Content Assistant è disponibile a partire dal pacchetto Plus.

Focus sul testo

L’interfaccia del Content Assistant ti aiuterà a concentrarti sulla creazione di testi di migliore qualità. Comincia dal campo testuale al centro della pagina, dove troverai le normali opzioni di formattazione disponibili per i testi.

Esempio di progetto Content Assistant

Il riquadro “Opzioni” sulla sinistra ti permetterà di gestire il contenuto, importando ad esempio un testo già creato da Google Docs. L’ultima versione del documento verrà salvata in automatico regolarmente, ma potrai anche cliccare su “Salva” per farlo in modo manuale. La voce “Gestisci versioni” ti permetterà di vedere tutte le versioni salvate in precedenza ed eventualmente ripristinarne una vecchia.

Panoramica del testo con informazioni di base

Il riquadro “Panoramica testo” in alto a sinistra ti mostrerà regolarmente le informazioni di base relative al tuo testo: ad esempio, quante parole, frasi e caratteri sono stati digitati. Potrai anche impostare un numero massimo di parole per il documento.

La leggibilità del testo ti darà un’idea di quanto comprensibile tu stia scrivendo. Per questa funzione utilizziamo degli specifici indici di leggibilità, a seconda della lingua, che potrai visualizzare passando il mouse sul valore. Nel caso volessi modificare l’indice automatico, ti basterà aprire il menù impostazioni.

Usare le keyword giuste

Alla base, Google continua ad essere un motore di ricerca di testo integrale (e, bisogna ammettere, avanzato), che ordina e valuta i contenuti grazie all’uso delle giuste query. Basandosi sull’analisi delle pagine con i Ranking migliori, il Content Assistant ti consiglierà le keyword appropriate da inserire nel testo, in base alla lista di keyword che hai inserito.

Non appena inizierai a scrivere il testo ti mostreremo una preselezione di keyword suggerite, all’interno della sezione “Keyword” posta in alto a destra. Le ordineremo in base alla rilevanza e t’indicheremo quanto spesso dovrebbero comparire nel testo: quando ne userai una, il Content Assistant aggiornerà automaticamente la quantità vicino alla keyword.

Keyword suggerite in un progetto del Content Assistant

Cliccando su “Più keyword” potrai modificare la preselezione automatica del Content Assistant, cancellando quelle che secondo te non sono adatte al contenuto, e aggiungendo quelle giuste. All’interno di questa sezione ti consiglieremo le keyword potenzialmente più rilevanti per il tuo testo. La lista è infatti ordinata in base alla rilevanza del tuo keyword cluster.

Le domande rivelano l’intento di ricerca

La soddisfazione dell’intento di ricerca dell’utente è il tirante principale per il successo a lungo termine nel campo della SEO. Solo quelle pagine che si concentrano su di essa raggiungeranno i posizionamenti migliori su Google. Per permetterti di comprendere l’intento di ricerca del keyword cluster abbiamo inserito una sezione contenente delle domande.

Esempio di domande suggerite in un progetto del Content Assistant

Si tratta delle domande che gli utenti pongono normalmente quando effettuano una query relativa al tuo cluster. Ti consigliamo di leggerle e risponderle durante la creazione del testo, in modo da comprendere veramente l’intento di ricerca: si riveleranno le fondamenta migliori. Se le hai già trattate nel tuo testo, le potrai spuntare ed esse verranno colorate in grigio.

Nel caso il tuo keyword cluster non presentasse alcuna domanda, ti consigliamo di valutare se è effettivamente corretto, oppure se è meglio fare un passo indietro e modificarne alcuni elementi. L’intento di ricerca “Know” sarà quello che apparirà più frequentemente.

I contenuti di successo sono più di semplici testi

Le SERP di Google sono ormai sempre più variegate: i 10 link blu sono stati sostituiti da molteplici integrazioni particolari e numerosi tipi di media dominano i risultati di ricerca per moltissime keyword rilevanti. Il Content Assistant ti aiuterà a gestire tutto ciò, così da ottenere più visibilità possibile dalle pagine dei risultati.

Esempi di consigli per i contenuti in un progetto del Content Assistant

Per farlo, valuteremo le SERP del tuo keyword cluster e t’indicheremo ciò che si discosta dalle “regole”. Ad esempio, se nelle SERP compaiono una quantità d’integrazioni video superiore alla media, dovresti inserire un video anche nel tuo contenuto. Lo stesso discorso vale per le immagini, le ricette e numerosi altri tipi di contenuti.

Nella sezione “Consigli per i contenuti“, in basso a destra, riporteremo dei consigli relativi al tuo campione di keyword, che potrai spuntare nel caso li avessi già realizzati.

Riassunto

Non esistono delle formule pronte all’uso per testi SEO perfetti, ma il Content Assistant del Toolbox si rivelerà un valido aiuto per la realizzazione dei contenuti migliori possibili per il tuo keyword cluster.

Rivolgi particolare attenzione a selezionare le keyword giuste prima di cominciare: saranno loro che ti mostreranno l’intento dell’utente che definirà il tuo contenuto e formato.

Non basarti solo sul semplice testo, bensì sfrutta più formati di contenuti per soddisfare l’intento di ricerca e posizionarti nei primi posti su Google.

22.03.2023