Profili di link di origine naturale: alcuni consigli

In questo tutorial ti verranno dati dei consigli su come utilizzare il Toolbox SISTRIX per valutare la naturalità di un profilo di link. I profili naturali sono molto importanti quando si parla di presenza a lungo termine su Google. Con l’aiuto degli aggiornamenti, Google sta cercando sempre più di valutare automaticamente la qualità di una pagina.

Analizzare un profilo di link passo per passo

Comincia digitando il dominio che desideri valutare nella barra di ricerca di SISTRIX. Ad esempio il dominio comune.milano.it.

Ora apri il modulo Link cliccando sul menù laterale posto sulla sinistra e seleziona la pagina di panoramica. Per una valutazione significativa avremo bisogno di tutte le informazioni che il Toolbox ha da offrire.

A questo punto avrai a disposizione tutti gli indicatori di performance di SISTRIX relativamente ai dati dei link.

Informazioni sui link nella pagina di panoramica del modulo Link

Da questo momento potrai, tra le altre cose, accedere alla distribuzione di Link Follow e Nofollow, così come alla homepage e alle sottopagine dei link. Inoltre, ti mostreremo una panoramica della distribuzione del valore della visibilità per le fonti di link.

Per la tua valutazione risultano particolarmente importanti i testi e le destinazioni di link.

Distribuzione degli Anchor Text

Nel menù dei link troverai anche i maggiori Anchor Text del dominio. Un profilo di link naturale presenta un nome e un dominio, proprio come i suoi Anchor Text. Non esiste una percentuale precisa, ma è comunque importante che le ancore dei link mostrino il nome del dominio.

Diamo un’occhiata alle ancore più frequenti per il dominio d’esempio:

panoramica anchor text del dominio esempio nel Toolbox SISTRIX

Risulta chiaro che quasi tutti gli Anchor Text corrispondono al dominio (comune.milano.it), e che i restanti menzionano direttamente la città, ad esempio “Milano”.

L’assenza di un Anchor Text rimanda invece a un’area di interesse, un argomento specifico o ad altri termini. Gli Anchor Text di un’area di interesse sarebbero ad esempio termini in cui vengono citati particolari luoghi di interesse, edifici, monumenti e luoghi culturali. Per esempio l’Anchor Text del “Castello Sforzesco”, che non è uno dei top link del dominio.

Tutti i link che non possiedono un Anchor Text sono raggruppati sotto la voce “vuoto” (si tratta, normalmente, di immagini).

ll Toolbox SISTRIX non categorizza ulteriormente i testi dei link, soprattutto perché l’assegnazione dei termini a categorie come “area di interesse” è molto soggettiva. Ognuno può valutare in modo diverso le keyword relative agli interessi.

Tuttavia, se osservi la distribuzione delle ancore di un dominio, dovresti avere la sensazione che la maggior parte di esse contenga il nome del dominio. Allora sai che si tratta di un profilo di link naturale. Questo non vale solo per i siti di città come comune.milano.it, ma anche per i grandi negozi online come zalando.it (nella foto in alto) che hanno in un buon 50% delle ancore di dominio il proprio nome e dominio.

La panoramica del modulo Link non mostra tutte le ancore del dominio. Nel menù di navigazione laterale posto sulla sinistra, troverai la voce “Anchor Text”, dove ti sarà possibile vedere tutte le ancore disponibili per il dominio 1 .

Cliccando sul simbolo “+”, posto vicino al testo, verranno mostrati tutti i backlink che usano quell’Anchor Text 2 .

Deeplink Ratio e Nofollow Ratio

Ogni profilo di link è composto normalmente da link collegati alla pagina iniziale e link collegati alle sottopagine. Lo stesso discorso si può fare per i link Follow e Nofollow. In pratica, non esiste una pagina naturale priva di link Nofollow.

Spiegazione: i Link Nofollow non sono presi in esame da Googlebot, quindi non possiedono alcun PageRank o altro segnale che influisca sui risultati dei motori di ricerca. Google può però comunque venire a conoscenza di quanti e quali tipi di Link Nofollow siano ricevuti da un sito web. Link di questo tipo sono normalmente quelli legati ai commenti nei blog (WordPress imposta automaticamente i commenti in modalità Nofollow) e i contributi nei forum. Alcuni forum imposteranno alcuni link esterni poco sicuri come Nofollow.

Per maggiori informazioni sull’attributo Nofollow ti consigliamo di leggere questo articolo di “Chiedi a SISTRIX”

Di seguito mostreremo un confronto tra un profilo di link naturale e uno non naturale:

Profilo non naturale

Un profilo di link non naturale ha solo link che riportano alla pagina iniziale, mentre le pagine secondarie, nonostante esistano, non ricevono alcun link. Una tale distribuzione è spesso causata da azioni di linkbuilding eccessive, combinate ad una scarsa comprensione della sostenibilità su Google.

Profilo naturale

Il grafico di questa immagine è invece positivo, perché si ha una buona proporzione tra i link che rimandano alla prima pagina e quelli collegati alle pagine interne, e un rapporto Nofollow che sembrerebbe naturale.

Ricorda però che queste proporzioni dipendono molto dal tipo di sito in questione: gli e-commerce hanno di solito molti link collegati alle pagine secondarie. I clienti che acquistano i prodotti, o i potenziali clienti, preferiscono infatti spesso chiedere anche le opinioni di altre persone sui forum. Nelle risposte a tali domande, spesso il prodotto viene menzionato sotto forma di Deep Link, cioè attraverso un link collegato ad una pagina secondaria dell’e-commerce. La stessa cosa avviene per i siti di città o di news.

Repubblica.it, ad esempio, presenta una percentuale di deeplink del 75%, in quanto ai lettori non interessa normalmente vedere la prima pagina di un giornale. Identico caso per domini come lastampa.it e ilsole24ore.com. I negozi online hanno invece normalmente una percentuale tra il 40 e il 65%.

Riassunto

I profili di link naturali sono formati nella maggior parte dei casi dal nome del proprio brand e dal dominio.

Esistono però anche ancore composti da parole come “qui”, o da termini particolari che hanno il compito d’insistere su servizi o prodotti specifici per poter scalare i Ranking di Google. In quest’ultimo caso ci riferiamo alle “Money keyword”, come “prenotare hotel a Milano”, per esempio. Questo tipo di ancore non viene considerato positivamente da Google e dovrebbe essere evitato.

Ti consigliamo inoltre di controllare sempre la distribuzione del rapporto tra i link verso la homepage e i deeplink, così come tra i link Follow e Nofollow. Sarebbe anche importante valutare la propria concorrenza diretta, così da trovare un valore medio su cui improntare il proprio sito.

Il desiderio di essere primi nei Ranking di Google per alcune query di ricerca specifiche non è di per sé condannabile, ma bisogna fare attenzione ad approcciarsi nel modo giusto a questo obiettivo, soprattutto a seguito degli aggiornamenti di Google. Se il tuo sito presenta valori naturali, allora non avrai problemi a raggiungere un successo a lungo termine.