Anche Google sta reagendo all’emergenza da coronavirus: le pagine dei risultati di ricerca stanno infatti venendo modificate in modo da fornire i contenuti più aggiornati e migliori possibili ai propri utenti, secondo il processo chiamato “Query Deserves Freshness” (QDF). In questo articolo ne approfondiremo alcuni esempi grazie ai dati del Toolbox SISTRIX, con l’aggiunta di un breve approfondimento su un vecchio caso studio.
Query Deserves Freshness: alcuni esempi attuali
Il sito del Ministero della Salute
Come annunciato su Twitter, a seguito di un accordo con Google Italia, il sito ufficiale del Ministero della Salute si posiziona ora al primo posto con un box apposito per le query di ricerca principalmente collegate al coronavirus. Lo scopo è fare in modo che i cittadini possano raggiungere informazioni il più possibile affidabili e aggiornate sullo stato del Paese, nonché sul comportamento da tenere in problemi di salute.
L’Indice di Visibilità, pur non essendo un indice di traffico, ha reagito a questo aumento dei ranking con una tendenza in positivo, come vediamo dal grafico settimanale.
Rispetto a due settimane fa, salute.gov.it si posiziona ora per numerose keyword generiche, e per molte di esse si assiste ad un vero e proprio balzo nei posizionamenti. Vediamo ad esempio la keyword “lombardia piemonte”, per cui il sito si posizionava in settantaquattresima posizione, mentre ora è in seconda.
Anche la pagina di domande e risposte sul coronavirus (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228) si posiziona ora per numerose keyword short tail generiche incentrate su virus e malattie, come “domande sul virus” o “sintomi infezione”.
Il sito del portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica
Una situazione simile è avvenuta anche per epicentro.iss.it, il sito del Centro Nazionale di Epidemiologia legato all’Istituto Superiore di Sanità.
Vediamo che il dominio si posiziona con una pagina di approfondimento sul coronavirus per keyword che non sono specificamente collegate a questo tema, come “trasmissione” o “focolaio”.
La funzione “Cronologia dei ranking” ci permette di vedere nel dettaglio il cambiamento avvenuto nelle ultime settimane per questo tipo di query. Lo screenshot mostra, sulla sinistra, le posizioni di ranking nelle pagine di Google, mentre in basso le relative date: la linea rossa indica quindi il posizionamento del sito epicentro.iss.it per la keyword d’esempio, in questo caso “focolaio”.
Vediamo che il dominio si posizionava oltre le prime dieci posizioni con contenuti incentrati su altri tipi di malattie (chikungunya, meningite), ma a partire dal 3 febbraio è schizzato in quarta posizione con la pagina relativa al coronavirus, salendo sempre di più nelle classifiche.
Lo stesso processo è avvenuto con la keyword “sintomi diagnosi”, per cui il sito si posizionava stabilmente in seconda pagina con l’URL https://www.epicentro.iss.it/parkinson/. Anche in questo caso, a partire dal 3 marzo, un contenuto incentrato sul coronavirus ha preso il posto di questa pagina, passando direttamente in prima posizione.
Conclusione
Questi casi dimostrano che, grazie ai segnali degli utenti e all’aumento delle menzioni sul tema, Google ha compreso che l’interesse generale nelle ultime settimane è fortemente incentrato sul coronavirus, per cui il motore di ricerca si è impegnato non solo a fornire contenuti sempre più aggiornati, ma anche a “convertire” query generiche per rispondere alla crescente domanda d’informazioni su questo specifico argomento. Ciò appare soprattutto evidente nei siti considerati maggiormente affidabili, come quelli istituzionali.
Chi volesse sapere di più sul fenomeno del QDF può leggere i nostri approfondimenti dedicati:
- Cosa significa Query Deserves Freshness (QDF)?
- QDF: Google dà (di nuovo) il benvenuto alla Rugby World Cup
Il sito viaggiaresicuri.it torna a posizionarsi su Google
Per concludere con una notizia positiva, riportiamo un aggiornamento su un caso studio indirettamente collegato alla situazione di emergenza odierna.
A luglio dell’anno scorso avevamo infatti parlato di viaggiaresicuri.it, il sito della Farnesina il cui scopo è d’informare i viaggiatori italiani di possibili pericoli relativi alla salute e alla sicurezza nelle diverse nazioni mondiali.
Dopo mesi che le pagine interne del dominio non si posizionavano su Google a causa di problemi tecnici, in questi ultimi giorni la situazione ha finalmente subito una svolta. Le pagine concernenti i singoli Paesi e la corrispondente situazione sanitaria stanno nuovamente comparendo nelle pagine dei risultati, per cui il sito sta pian piano riguadagnando visibilità su Google.
Vediamo, ad esempio, che la pagina relativa alla Germania è presente su Google e offre il contenuto richiesto dall’utente (e non un errore 404 o la homepage del sito).
I posizionamenti del sito stanno tornando a galla man mano che Google scopre i “nuovi” contenuti. Simili informazioni sono molto importanti, soprattutto per chi si prepara ad affrontare un viaggio in questo periodo travagliato.