Indexwatch: i domini perdenti del 2020

Dopo aver analizzato i domini vincenti, ci rivolgiamo ora ai siti che hanno perso maggiore visibilità nelle pagine dei risultati di Google nel corso del 2020.

I ranking organici sono un gioco a somma zero: se un dominio guadagna delle posizioni, un altro le perde. La scorsa settimana abbiamo analizzato i siti Winner dell’anno passato, per cui in questo articolo ci dedicheremo ai “domini perdenti” del 2020.

Anche in questo caso ci siamo basati sull’Indice di Visibilità di SISTRIX per estrapolare 250 domini che, dalla fine del 2019 alla fine del 2020, hanno perso maggiore visibilità (sia percentuale, sia assoluta) nelle pagine dei risultati di Google.

Le liste e le tabelle complete le troverai alla fine di questo articolo, ma prima ci concentreremo sull’analisi di alcuni esempi, che speriamo possano darti degli spunti utili per i tuoi progetti.

Portali di notizie: non più l’alternativa migliore?

Tra i domini che hanno perso maggiore visibilità durante l’anno passato troviamo numerosi portali di notizie, come vediamo nel grafico seguente:

Confronto tra gli indici di visibilità di alcuni portali di notizie

È interessante notare che 3 dei 4 portali confrontati hanno guadagnato visibilità grazie al Core Update di gennaio (pin A), mentre tutti l’hanno persa durante quello di maggio (pin B). In generale, però, si nota un andamento discendente a partire dalla fine del 2019.

Confronto tra gli indici di visibilità di repubblica.it e corriere.it

Un simile fenomeno lo vediamo confrontando due giganti del settore, i siti del Corriere della Sera e di Repubblica: in questo caso, il May Core Update (pin A) ha influenzato la visibilità di entrambi i domini in modo opposto, beneficiando repubblica.it e abbassando corriere.it. In occasione dell’Update di dicembre, i livelli di visibilità si sono invertiti, riportando repubblica.it in discesa e permettendo a corriere.it di rimediare (seppur perdendo punti dall’inizio dell’anno).

È difficile individuare una vera e propria causa per questo fenomeno, ma sembrerebbe che, in molti casi, Google non stia più considerando i portali di notizie come alternativa migliore nelle SERP.

Se finora questo tipo di siti possedeva un “Trust Status“, ed era quindi considerabile affidabile al pari di Wikipedia grazie al livello di anzianità e alla quantità di backlink, quest’anno la situazione appare cambiata.

I portali di notizie possono comunque approfittare di altre opportunità, come Google Discover, il newsfeed di Google, che negli ultimi anni si è rivelato un’ottima fonte di visitatori per molti publisher.

I portali di recensioni perdono terreno

Per lungo tempo i siti che permettevano agli utenti di recensire prodotti, hotel, ristoranti e simili sono stati il centro del web, soprattutto nei settori commerciali. Quest’anno la situazione stia cambiando, come vediamo dall’esempio di yelp.it.

Indice di Visibilità di yelp.it

Sicuramente la visibilità del dominio stava già calando negli ultimi anni, ma il 2020 ha ulteriormente accelerato la discesa, abbassando l’Indice di Visibilità da 10 a 0,3 punti (-96%).

Indice di Visibilità di tripadvisor.it

Anche tripadvisor.it mostra da tempo un andamento discendente, anche se non così marcato come il caso precedente.

Difficile fare prognostici su come si evolverà questo settore: da una parte, Google ha un chiaro interesse economico su questo tema per quanto riguarda le recensioni su Google Maps.

Dall’altra, però, Google possiede dati molto migliori rispetto a prima, grazie all’integrazione del suo sistema operativo Android, e quindi anche un prodotto molto forte rispetto ai concorrenti.

Core Update: Google alla ricerca della veridicità

Com’era da aspettarsi, i tre Core Update dell’anno passato (gennaio, maggio e dicembre) hanno portato molti siti a perdere visibilità e ad entrare nella lista dei “Domini perdenti” di quest’anno. La caratteristica più evidente è che Google stia cercando di focalizzarsi sulla veridicità delle informazioni.

Confronto tra gli Indici di Visibilità di domini di oroscopo e spiritualità

Lo screenshot mostra un confronto tra gli Indici di Visibilità di siti di spiritualità ed astrologia che trattano anche temi di benessere e salute. Vediamo che i Core Update di maggio o di dicembre hanno tagliato di netto la visibilità di questi siti, portandoli in molti casi a peggiorare gradualmente.

Senza entrare nei dettagli sui contenuti: Google ha davanti a sé una grande responsabilità in questo settore. Sarà interessante valutare se i prossimi aggiornamenti confermeranno questi cambiamenti.

Siti di viaggi: Google riconosce la differenza nella domanda

Uno dei punti di forza dell’Indice di Visibilità sta nel fatto che non sia un indice di traffico: siti che vendono costumi da bagno non aumenteranno necessariamente il proprio indice solo perché l’estate si avvicina (leggi di più su questo tema).

Per questo motivo è interessante che alcuni siti di viaggi abbiano perso visibilità su Google durante l’anno passato. Lo vediamo in questi tre esempi:

Confronto tra tre siti di viaggi

Quest’anno Google ha infatti riconosciuto un intento di ricerca differente per le keyword di viaggi, per cui ha adattato le pagine dei risultati di conseguenza: meno possibilità di prenotare direttamente una vacanza, più informazioni sulla situazione attuale.

Questo comportamento si nota anche dalle keyword correlate, come vediamo nell’esempio di “vacanze sardegna“: tre delle query suggerite riguardano il Covid e Google risponde quindi al bisogno d’informazioni degli utenti.

Keyword correlate a "vacanze sardegna"

Il lato positivo è che questi cambiamenti sono solo temporanei: non appena gli utenti cambieranno l’intento delle proprie ricerche, anche Google reagirà (magari con un po’ di ritardo), e i siti del settore turistico torneranno ad approfittarne.

Insolvenze e migrazioni

Uno dei classici delle liste dei domini perdenti: aziende che falliscono o si ritirano da un determinato Paese, sprangando anche il sito. Vediamone alcuni esempi.

Indice di Visibilità di pagomeno.it

Niente più pagomeno.it: l’azienda ha deciso di abbandonare il mercato italiano e di reindirizzare tutto a pricespy.co.uk. Un peccato, visto che il dominio aveva toccato i 20 punti di visibilità con un andamento prettamente al rialzo.

Confronto tra gli indici di visibilità di windtre.it

Tra le migrazioni maggiori di quest’anno vale sicuramente la pena nominare windtre.it, formatasi dall’unione di tre.it, wind.it e infostrada.it. C’è voluto del tempo prima che il sito riuscisse a decollare, ma lo vediamo ora in aumento per quanto riguarda sia la visibilità, sia i ranking in prima pagina.

Migrazione di vrbo.com

Diverso il discorso per homeaway.it, sito dedicato alla ricerca di case vacanza, che a marzo 2020 è diventato vrbo.com. Se inizialmente sembrava che la migrazione fosse stata un successo, la visibilità del sito ha continuato a scendere, proseguendo la tendenza al ribasso iniziata a metà del 2018.

Migrazione di glamour.it

Un altro sito estinto nel 2020 è glamour.it, diventato ora parte di vogue.it (anche se il sottodominio ha guadagnato solo una minima parte della visibilità del sito precedente).

Migrazione di dolceattesa.com

E infine il sito dolceattesa.com è stato annesso al Corriere, diventando il sottodominio quimamme.corriere.it.

Troverai tante altre migrazioni nella lista completa dei domini perdenti percentuali nel paragrafo successivo.

Tabelle complete: i domini perdenti, percentuali e assoluti, del 2020

Per sapere come abbiamo valutato il nostro Indexwatch ti consigliamo di leggere il paragrafo dedicato alla metodologia nell’articolo dei domini vincenti.

Nella lista seguente abbiamo inserito solo i domini che hanno mostrato una perdita di visibilità in punti percentuali, ma comunque mantenendo almeno 0,25 punti alla fine del 2020.

Losers 2020 percentuali - domini che hanno perso più punti percentuali nel 2020 su Google Italia
DominioVisibilità 30/12/2019Visibilità 28/12/2020Calo %
forumer.it31,370,64-98%
noene-italia.com7,240,27-96%
librerie.coop16,020,60-96%
lapresse.it6,480,28-96%
yelp.it7,240,32-96%
tuttogratis.it14,670,78-95%
wind.it9,580,57-94%
risultati.it16,111,08-93%
eurosport.com23,071,55-93%
apollo.io7,470,52-93%
macmillandictionary.com3,430,25-93%
flickr.com10,590,81-92%
iwatson.com4,400,36-92%
lexico.com3,130,30-90%
cmsantagostino.it7,590,74-90%
ldoceonline.com4,890,48-90%
tre.it14,611,51-90%
blogosfere.it2,750,29-89%
telecomitalia.com4,100,48-88%
campeggi.com4,880,58-88%
si24.it2,900,35-88%
kelkoo.it5,840,72-88%
leonardo.it30,153,71-88%
minimaetmoralia.it2,810,35-88%
vocabulary.com6,330,78-88%

Proprio come per i domini vincenti, puoi visualizzare l’intera tabella dei 250 domini perdenti (non filtrati) in questo Google Sheet.

Segue la tabella dei 25 maggiori domini perdenti assoluti, secondo i punti dell’Indice di Visibilità.

Losers 2020 assoluti - domini che hanno perso più punti visibilità nel 2020 su Google Italia
DominioVisibilità 30/12/2019Visibilità 28/12/2020Calo in punti
corriere.it802,50692,02-110,48
kijiji.it389,52305,36-84,15
trovaprezzi.it235,84164,48-71,36
farmacoecura.it81,2110,55-70,67
donnamoderna.com126,9056,52-70,38
google.it189,71134,33-55,39
bab.la211,48156,16-55,32
linguee.it120,4865,33-55,15
mymovies.it223,18168,21-54,97
sapere.it114,6960,53-54,16
ilpost.it114,0662,32-51,74
wiktionary.org383,13331,43-51,70
rockol.it117,8271,58-46,24
mtv.it165,79120,23-45,56
virgilio.it288,74243,30-45,43
youtube.com2034,301993,65-40,65
libero.it183,17144,99-38,18
wikiquote.org79,4741,60-37,87
dilei.it89,7952,50-37,29
biografieonline.it86,2549,13-37,12
panorama.it52,7215,62-37,10
wordreference.com251,84215,61-36,23
albanesi.it60,0624,71-35,35
alfemminile.com145,84110,54-35,30
nostrofiglio.it86,9951,84-35,15

Anche in questo caso la lista completa di 250 domini si trova a questo link.

Conclusione

Il 2020 è stato un anno ricco di sorprese: oltre agli eventi esterni, anche nelle pagine dei risultati abbiamo assistito a numerosi cambiamenti.

Negli ultimi anni Google è rimasto fedele al suo credo: l’intento di ricerca dell’utente è determinante nella composizione delle pagine dei risultati.

Il fatto che Google si stia impegnando a mostrare i risultati di ricerca oggettivamente corretti nei settori sensibili è positivo, e vedremo come questa tendenza si evolverà nei prossimi mesi.

Certamente nel 2021 Google dovrà aspettarsi una maggiore attenzione da parte delle autorità garanti della concorrenza, soprattutto negli USA, dovendosi difendere in quasi tutti i box verticali rilevanti dal punto di vista commerciale.

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