Senza i motori di ricerca internet sarebbe un vero e proprio caos, ma come si sono evoluti? Dalle prime directory all’attuale dominio di Google, diamo uno sguardo alla storia e alle tecnologie dietro la ricerca sul web!
- Che cos'è un motore di ricerca?
- La nascita del World Wide Web: la base per i motori di ricerca
- Gli anni '90: i motori di ricerca come apripista del World Wide Web
- I primi motori di ricerca (1990–1994)
- La svolta: web crawler e motori di ricerca basati su un indice (1994-1998)
- La fine dei primi motori di ricerca
- Il dominio di Google (dal 1998)
- Tecnologie di ricerca moderne: semantica, AI e ricerca mobile
- Motori di ricerca nel mondo
- Il ruolo di Google in Italia
- SISTRIX può aiutarti
Che cos’è un motore di ricerca?
Un motore di ricerca è un sistema software che acquisisce e analizza contenuti da internet e li rende accessibili agli utenti tramite query di ricerca. Tecnicamente, i motori di ricerca sono composti da un crawler (per l’acquisizione delle pagine web), un indice (per la memorizzazione strutturata) e un algoritmo di ranking (per la valutazione della pertinenza).
I motori di ricerca sono lo strumento centrale per orientarsi su internet: senza di essi, il World Wide Web sarebbe un groviglio disordinato di pagine non collegate. L’evoluzione di questi sistemi è andata di pari passo con la crescita di internet: i primi servizi di ricerca hanno facilitato l’accesso alle informazioni già all’inizio degli anni ’90, prima che Google conquistasse il mercato a partire dal 1998 con il suo rivoluzionario algoritmo. Ma fino ad allora è stato un lungo cammino, segnato da innovazione, competizione e progresso tecnologico.
Di seguito, daremo uno sguardo più attento all’evoluzione dei motori di ricerca, dalle prime semplici directory all’ascesa di Google.
La nascita del World Wide Web: la base per i motori di ricerca
L’internet di oggi si basa su una tecnologia che è stata sviluppata alla fine degli anni ’80 al CERN da Tim Berners-Lee: il World Wide Web (WWW).
Prima della nascita del Web, internet era una raccolta disordinata di computer collegati in rete che comunicavano tramite l’ARPANET (un precursore di internet). Le informazioni venivano fornite tramite semplici server di file o protocolli come Gopher, e non esisteva un modo universale per collegare o cercare i contenuti.
Nel 1989, Tim Berners-Lee propose il concetto di internet basato sull’ipertesto: da ciò si è evoluto il World Wide Web come lo conosciamo oggi, che in linea di principio consiste in documenti collegati tramite link.
Con l’apertura di internet al grande pubblico a metà degli anni ’90, il numero di pagine web è esploso. Senza una struttura centrale o directory era difficile trovare contenuti pertinenti e i primi motori di ricerca sono nati proprio per rendere ricercabile un web in crescita esponenziale.
Gli anni ’90: i motori di ricerca come apripista del World Wide Web
Nei primi anni ’90, internet era ancora una rete accademica accessibile principalmente tramite directory e link. Non esistevano motori di ricerca nel senso odierno, bensì elenchi statici di pagine web. Solo con la crescita esponenziale del Web è nata la necessità d’indicizzare e rendere ricercabili le informazioni in modo automatico.
I primi motori di ricerca (1990–1994)
- Archie (1990): il primo “motore di ricerca”, sebbene solo per server FTP (permetteva di cercare nomi di file, ma non pagine web).
- Veronica & Jughead (1992–1993): servizi di ricerca per il protocollo Gopher, una prima alternativa all’attuale WWW.
- ALIWEB (1993): uno dei primi motori di ricerca per il web, ma senza indicizzazione automatizzata (le pagine web dovevano essere inserite manualmente).
Con il crescente numero di pagine web, questi approcci diventarono però presto insufficienti. Nacquero così i primi motori di ricerca con indicizzazione automatica.
La svolta: web crawler e motori di ricerca basati su un indice (1994-1998)
- WebCrawler (1994): il primo motore di ricerca che ha indicizzato e reso ricercabili pagine web complete, nonché una pietra miliare nello sviluppo delle tecnologie di ricerca.
- Lycos (1994): uno dei primi motori di ricerca commerciali con un indice maggiore, che divenne rapidamente popolare.
- AltaVista (1995): un pioniere dei motori di ricerca moderni. Con una potente tecnologia di indicizzazione, ha stabilito nuovi standard in termini di velocità e portata.
- Excite (1995): ha utilizzato i primi approcci della ricerca semantica per raggruppare i risultati per argomento.
- Yahoo! Directory (1994): non si trattava di un classico indice di ricerca, bensì di una directory gestita da esseri umani che è rimasta popolare per molto tempo.
- Fireball (1996): Fireball un motore di ricerca autonomo sviluppato nel 1996 dalla TU Berlino. Fireball è stato uno dei primi motori di ricerca in lingua tedesca performanti e si è affermato come leader di mercato in Germania alla fine degli anni ’90, venendo poi acquisito da T-Online.
- Ask Jeeves (1997): ha utilizzato una prima forma di ricerca tramite linguaggio naturale (modello di “domanda-risposta”).
- HotBot (1996): uno dei primi motori di ricerca con potenti funzioni di personalizzazione e filtro.
- Infoseek (1995–1999): aveva una strategia d’indicizzazione aggressiva e offriva le prime forme di risultati sponsorizzati.
La fine dei primi motori di ricerca
Sebbene questi noti motori di ricerca rendessero il web ricercabile, presto riscontrarono problemi significativi:
- Spam e manipolazione: i gestori dei siti potevano manipolare i ranking tramite il keyword stuffing.
- Problemi di pertinenza: gli algoritmi valutavano le pagine principalmente in base alla frequenza delle keyword, il che spesso portava a risultati irrilevanti.
- Problemi di scalabilità: il Web in rapida crescita poneva requisiti sempre più elevati ai metodi di indicizzazione e ranking.
- Risultati di ricerca a scopo pubblicitario: molti motori di ricerca vivevano di pubblicità e non offrivano agli utenti i migliori risultati, bensì principalmente annunci.
Due studenti dell’Università di Stanford hanno riconosciuto questi problemi e per la loro tesi di dottorato hanno sviluppato un nuovo motore di ricerca che avrebbe rivoluzionato il WWW: Google.
Il dominio di Google (dal 1998)
Google, fondata nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, ha rivoluzionato la tecnologia di ricerca con un nuovo algoritmo: il PageRank. Questo sistema valutava le pagine in base ai link in entrata, portando a risultati di ricerca notevolmente più pertinenti. In analogia con i lavori scientifici, secondo Larry e Sergey il numero di citazioni avrebbe infatti dovuto riflettere la qualità della fonte.
Oltre a PageRank, Google ha introdotto anche altre innovazioni:
- Indicizzazione più rapida: Google faceva il crawling del web in modo più efficiente rispetto agli altri motori di ricerca.
- Interfaccia utente minimalista: mentre altri motori di ricerca come Yahoo! erano sovraccarichi di pubblicità, Google ha puntato su una homepage semplice perché composta solo da un campo di ricerca, distinguendosi positivamente.
- Migliore scalabilità: Google ha sviluppato un’infrastruttura potente per indicizzare il web più velocemente e in modo più completo.
Questa combinazione di algoritmi migliori, superiorità tecnica e facilità d’uso, unita all’iniziale completa rinuncia della pubblicità e dei risultati di ricerca a pagamento, ha fatto sì che Google spodestasse la concorrenza in brevissimo tempo e diventasse il motore di ricerca dominante.
Inoltre, Google ha sviluppato un modello redditizio con AdWords, rendendo molto semplice posizionare annunci pubblicitari pertinenti per specifiche query di ricerca anche con budget ridotti. Oggi, la pubblicità nelle SERP rappresenta quasi l’80% del fatturato di questo motore di ricerca.
Tecnologie di ricerca moderne: semantica, AI e ricerca mobile
A partire dal 2010 Google ha evoluto in modo fondamentale la sua tecnologia di ricerca. Con sistemi come RankBrain (2015), BERT (2019) e MUM (2021), Google utilizza l’Intelligenza Artificiale e il Natural Language Processing (NLP) per comprendere meglio il significato delle query di ricerca. Invece di confrontare solo singole keyword, Google analizza il contesto semantico di intere frasi, migliorando notevolmente la qualità dei risultati, specialmente per query di ricerca complesse o ambigue.
Nel marzo 2025 Google ha introdotto a livello globale le cosiddette “AI Overview”. Queste nuove funzionalità di ricerca, create dal sistema di AI di Google (Gemini) riassumono le informazioni più importanti per determinate query, posizionandole direttamente al di sopra dei risultati di ricerca classici e permettendo agli utenti di ricevere una risposta diretta e riassuntiva senza dover cliccare su siti esterni. Per i SEO, questo significa che il tasso di click provenienti dalla ricerca organica può diminuire notevolmente, anche se i loro contenuti vengono utilizzati come fonte per le AI Overview.
Parallelamente a tutto ciò, il comportamento di ricerca è cambiato radicalmente a causa dei dispositivi mobile: infatti, oltre il 60% di tutte le query di ricerca odierne proviene dagli Smartphone. Google ha risposto con il “Mobile-First Index,” rendendo la versione mobile di un sito decisiva per i ranking. Inoltre, la ricerca vocale sta acquisendo sempre più importanza: gli utenti formulano spesso le query sotto forma di domande vocali e non di singoli termini. Questo comporta nuovi requisiti sulla struttura e sul linguaggio dei contenuti, specialmente per le ricerche locali o orientate al dialogo.
Motori di ricerca nel mondo
Nonostante il dominio di Google, in alcuni Paesi esistono alternative rilevanti:
- Cina – Baidu: leader di mercato in Cina, poiché Google è bloccato dal “Great Firewall”.
- Russia – Yandex: forte posizione di mercato grazie a una migliore elaborazione della lingua russa.
- Corea del Sud – Naver: offre risultati di ricerca combinati con contenuti curati.
SearchGPT, Perplexity e co.: dal 2024, anche i Chatbot IA si stanno affacciando sul mercato dei motori di ricerca fornendo risposte dirette senza dover cliccare sui risultati di ricerca. Tuttavia, la qualità delle risposte dell’IA può essere di scarsa qualità e legalmente controversa, contando che i contenuti vengono utilizzati senza il consenso degli autori.
Il ruolo di Google in Italia
In Italia Google domina da anni il mercato dei motori di ricerca, con oltre il 90% di quota d’utilizzo nella ricerca mobile. I motivi di questa supremazia sono:
- Superiorità tecnologica: gli algoritmi di Google forniscono solitamente i migliori risultati.
- Localizzazione: Google Maps, Google My Business e l’integrazione con Android e Chrome ne rafforzano l’utilizzo.
- Mancanza di alternative: Bing ha una quota di mercato ridotta, mentre i motori di ricerca orientati alla privacy come Startpage o DuckDuckGo sono prodotti di nicchia.
- Sistema operativo Android proprietario: sulla maggior parte degli Smartphone, il browser Google Chrome e il motore di ricerca di Google sono già preinstallati. Per questo motivo, da alcuni anni ci sono sforzi per smembrare Google e rompere il suo monopolio di fatto come motore di ricerca.
La forte posizione di Google significa che le strategie SEO per le aziende italiane devono essere orientate quasi esclusivamente verso questo motore di ricerca. Aggiornamenti dell’algoritmo come i Core Update o gli Helpful Content Update hanno un’influenza diretta sulla visibilità e sul traffico dei siti.
SISTRIX può aiutarti
I motori di ricerca cambiano continuamente: nuovi algoritmi, aggiornamenti di Google e cambiamenti nel comportamento degli utenti hanno un impatto diretto sulla performance online dei siti. SISTRIX offre dati completi sulla visibilità dei domini su Google, aiutando le aziende e gli esperti SEO a riconoscere i cambiamenti in anticipo. Grazie a funzionalità come l’Indice di Visibilità è possibile analizzare gli effetti degli Update di Google e valutare le strategie di ottimizzazione.

Oltre alla visibilità, SISTRIX consente analisi dettagliate di singole keyword e dei competitor: i SEO possono quindi valutare per quali query si posizionano, come si evolvono i loro posizionamenti e quali domini performano meglio nelle SERP.
Altre funzionalità rilevanti:
- Update Radar: misura la fluttuazione delle SERP per capire se è in corso un aggiornamento di Google.
- Tracking delle keyword: identifica nuove opportunità e punti deboli nei ranking.
- Confronti con i competitor: fornisce dati sulle strategie vincenti dei concorrenti.
- Cronologia delle SERP: mostra come i risultati di ricerca per specifici termini cambiano nel tempo.
Con questi strumenti, SISTRIX offre la base perfetta per una SEO basata sui dati, indipendentemente da come si evolveranno i motori di ricerca.
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